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Grazie al DDL Incentivi, i professionisti potranno godere di alcune misure ed incentivi statali riservati alle imprese. Ecco tutte le novità.

DDL Incentivi: cosa prevede?

Grazie al DDL Incentivi, i professionisti potranno ancora di più essere equiparati alle imprese, qualora vi siano i presupposti necessari. La novità è tata ben accolta dalle associazioni di categoria, soprattutto CNA Professioni, Assoprofessioni e Confprofessioni. Attraverso tale misura, infatti, “cadrà un vero e proprio muro che va a separare professionisti ed imprese”. Il Ministero dell’Economia ha, infatti, recentemente sbloccato l’emendamento, che prevede così l’equiparazione tra le due categorie in materia di accesso alle agevolazioni.

Di grande rilievo ai fini dell’ottenimento del via libera, il principio che spiega come la qualificazione di un professionista non può ostacolare la possibilità di usufruire di specifiche misure ed incentivi, dove ne ricorrano i presupposti e dove previsto. Si sancisce, pertanto, la piena equiparazione tra imprese e professionisti, ai sensi di una raccomandazione della Commissione Europea del 2003.

Questa raccomandazione considera “impresa”, infatti, qualsiasi entità, a prescindere dalla forma giuridica che riveste, purché svolga un’attività economica, anche artigianale, a titolo individuale o familiare, società di persone o associazioni. Un altro emendamento, inoltre, prevede come tali misure possano includere incentivi alle imprese con natura fiscale, mentre gli altri sono demandati alla specifica disciplina di settore.

Nuove misure: i criteri adottati

Ma quali sono, nel dettagli, i criteri che sono adottati per la concessione di queste misure? L’emendamento prevede come si debbano implementare soluzioni finanziarie, ma anche tecniche e procedurali, che possano ridurre il rischio che l’assegnazione delle risorse disponibili avvenga in un periodo di tempo estremamente ridotto e, in alcuni casi, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza. Non possono, inoltre, essere richiesti documenti ed informazioni già in possesso della Pubblica Amministrazione, con riferimento all’intero iter procedurale.

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Con la riforma, inoltre, si dovrà privilegiare anche il ricorso a strumenti automatici, compatibilmente con le specificità delle singole misure.

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