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Il nuovo sistema degli affitti brevi pronto per l’attuazione dopo l’estate: ecco di cosa si tratta

Dopo numerosi dibattiti sulla riforma degli affitti brevi, il programma del governo Meloni sta per entrare in vigore. Un importante passo avanti è stato compiuto con il sostegno delle Regioni durante la commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e province autonome.

Codice identificativo nazionale: l’elemento chiave della riforma

Il fulcro di questa trasformazione è il codice identificativo nazionale, un elemento chiave nel tentativo di combattere frodi e irregolarità nel settore degli affitti brevi. Secondo quanto previsto, sarà richiesto a tutte le strutture ricettive, inclusi appartamenti e case, di esporre questo codice numerico per garantire il rispetto delle normative.

Il governo Meloni prevede che questo sistema posso diventare definitivamente operativo dopo l’estate, con il primo settembre 2024. Si tratta di una risposta alle controversie sollevate dall’aumento dei prezzi degli affitti, un fenomeno correlato alla crescente popolarità degli affitti brevi.

Per partecipare al mercato degli affitti brevi sarà necessario registrarti su un apposito registro: ecco cosa cambia

Coloro che desiderano partecipare al mercato degli affitti brevi dovranno registrarsi presso una banca dati nazionale. Questa norma, precedentemente inclusa nel decreto Anticipo del 2023, è ora vicina all’implementazione effettiva dopo il recente via libera delle Regioni.

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È probabile che le nuove regole entreranno in vigore a settembre, seguite da un periodo di sperimentazione. Tuttavia, ci sarà un periodo di tempo per consentire a tutti i soggetti interessati di adeguarsi alle nuove disposizioni.

Affitti brevi, sanzioni per il mancato rispetto delle regole

Le sanzioni per il mancato rispetto delle norme saranno piuttosto severe, con multe fino a 5.000 euro per mancata esposizione del codice identificativo nazionale e fino a 8.000 euro in caso di totale assenza del codice. Si consiglia quindi caldamente di attenersi tempestivamente alle nuove regole, considerando anche i tempi burocratici tipici dell’Italia.

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