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Con l’arrivo delle nuove agevolazioni a fondo perduto per le partite Iva, scattano anche le regole per l’accesso al contributo.

Le agevolazioni

Le nuove attività ed imprese economiche hanno diritto ad un contributo a fondo perduto analogo a quello chiesto per il Decreto Sostegni Bis.

Al contrario se vogliono accedere al nuovo indennizzo basato sui ricavi relativi al periodo aprile 2020- marzo 2021, devono aver subito una contrazione del 30%.

Questo significa che non è prevista nessuna particolare preferenza che esonerava le nuove attività con partita Iva aperta nel 2020.

Lo stesso discorso vale anche per il contributo a fondo perduto sul risultato di esercizio che non favorisce le nuove imprese.

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Contributo a fondo perduto, i dettagli

All’interno del recente Decreto Sostegni Bis sono presenti tre diverse possibilità di contributo a fondo perduto per le partite Iva e per le imprese:

  • Un contributo a fondo perduto aggiuntivo rapportato al risultato di esercizio e non al fatturato;
  • Un nuovo indennizzo a fondo perduto per le attività che hanno chiesto il ristoro previsto dal Decreto 41/2021 cosiddetto Decreto Sostegni;
  • Esiste poi la possibilità di un contributo alternativo all’indennizzo sopra, per le partite Iva e le imprese da rapportare al periodo aprile 2020 – 31 marzo 2020.

Quando vale il contributo da mille euro

Per tutte le nuove partite Iva aperte dal primo gennaio 2019, esiste solo un caso in cui possono accedere ai ristori anche senza aver subito contrazioni di fatturato.

Il caso segue le stesse regole previste dal primo Decreto Sostegni e non risulta necessario presentare una nuova domanda, perché la somma viene accreditata direttamente sul conto corrente già fornito, oppure riconosciuta come credito d’imposta.

Di conseguenza, per questo nuovo contributo a fondo perduto valgono le stesse regole del precedente ovvero, chi ha aperto la partiva Iva nel 2019 accede anche senza aver subito una perdita di fatturato del 30% nel 2020.

Il contributo spettante può venire calcolato, applicando alla perdita di fatturato le aliquote relative ai ricavi del 2019 che vanno dal 20% al 60%.

In alternativa, se non si hanno subito perdite di fatturato, riceveranno il contributo minimo pari a mille euro per le persone fisiche e 2mila euro per le aziende.

La nuova impresa può scegliere di utilizzare l’opzione del Decreto Sostegni Bis che riconosce l’indennizzo dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021, senza il vantaggio di poter accedere anche in mancanza della contrazione del 30% del fatturato.

Quindi, in ogni caso la somma di mille euro spettante è analoga a quella percepita il base al primo Decreto Sostegni ( Dl 41/2021).

In mancanza della richiesta al primo D.l Sostegni vengono applicate nuove aliquote

In breve per rientrare nel nuovo contributo da mille euro con le percentuali dal 60% al 20% P.iva devono necessariamente aver fatto richiesta del primo Decreto Sostegni.

Se invece, non avevano fatto la prima richiesta, applicheranno le nuove aliquote più convenienti:

  • 90% con compensi e ricavi 2019 fino a 100 mila euro:
  • 50% tra 400 mila euro e 1 milione; 70% tra 100 e 400 mila euro;
  • 40% tra 1 milione e 5 milioni; 30% tra i 5 e i 10 milioni.

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