L’imprenditoria femminile sta funzionando molto bene in Italia: si stima, infatti, che la media italiana sia più alta dell’UE nei CDA.
Imprenditoria femminile: i dati migliori arrivano dall’Italia
Buone notizie per l’imprenditoria femminile: negli ultimi 10 anni, infatti, ci sono stati grandissimi miglioramenti per ciò che riguarda la presenza delle donne nei Consigli di Amministrazione. Si parla di numeri quasi raddoppiati, anche se siamo ancora piuttosto lontani se prendiamo in considerazione il raggiungimento della parità di genere. Se si dovesse continuare con questo ritmo, è possibile che la parità di genere venga raggiunta soltanto nel 2038.
La Francia e la Norvegia si collocano in prima e seconda posizione per il numero di donne presenti nei CDA, con il 44% e il 43% rispettivi. Per quale motivo? Si tratta di una diretta conseguenza del fatto che essi sono stati i primi Paesi ad introdurre una legge che prevedesse una quota femminile minima all’interno dell’azienda. I dati fanno riferimento al rapporto di Deloitte: Women in the boardroom: a global perspective. L’Italia si colloca alla terza posizione in questa speciale classifica, con una percentuale che si attesta al 40,4% di presente femminili all’interno di una leadership, davanti al Belgio. La media europea è stata, quindi, superata dall’Italia, poiché essa si attesta al 33,8%,
I settori con maggior presenza femminile nei CDA
Sempre per ciò che riguarda l’imprenditoria femminile e la leadership, diamo un’occhiata a quelli che sono i settori che annoverano maggiore presenza femminile. Tra questi, troviamo Energy and Resources, che va dal 29,3% del 2018 al 45% del 2023. Al secondo posto i Financial Services, che sono aumentati dal 29,2% al 42,1%. Terzo posto per Technology, Media & Telecommunication, che arriva a quota 40,9%. Infine, troviamo il Manufacturing, al 40,5% e Consumer Business, al 39,4%.
Rilevante il come in nessun Paese considerato si supera la soglia del 45% di donne nei CDA. Nonostante questo, hanno comunque ricoperto la maggioranza dei seggi nei comitati o di presidenti di comitato, in Italia ed in Francia.
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