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Il rallentamento della crescita economica sta avendo un impatto sulla domanda di prestiti in Italia, secondo il rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Nonostante questo, i prestiti rimangono a livelli superiori a quelli pre-pandemia.

Il rapporto, pubblicato a novembre, rivela che i prestiti a imprese e famiglie sono diminuiti del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, nonostante questa flessione, l’Abi sottolinea che non vi è una stretta creditizia in corso, poiché i prestiti, depurati delle cartolarizzazioni, rimangono superiori ai livelli pre-pandemia di settembre 2019.

Il Vice Direttore Generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha osservato che anche la Banca d’Italia rileva una revisione dei piani di investimento da parte delle imprese, a causa della politica monetaria della Banca Centrale Europea e delle prospettive economiche.

Tassi sui nuovi mutui in continua crescita

I tassi medi sui nuovi mutui continuano a salire, raggiungendo il 4,37% a ottobre, rispetto al 4,21% del mese precedente, afferma il rapporto Abi. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito al 5,45%, rispetto al 5,35% di settembre. Nel frattempo, il tasso medio sul totale dei prestiti è salito al 4,70%, rispetto al 4,61% di settembre.

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Inoltre, i tassi dei conti correnti bancari sono aumentati allo 0,51% da settembre, quando erano allo 0,47%. Il tasso sui nuovi depositi a durata prestabilita – certificati di deposito e depositi vincolati – è salito al 3,57% ad ottobre 2023, rispetto al 3,56% in Italia e al 3,42% nell’area dell’euro a settembre 2023.

Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è di 328 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso ad ottobre 2023 è il 4,47%, con un incremento di 316 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. Infine, il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti) è aumentato allo 0,92% da settembre, quando era allo 0,86% (0,32% a giugno 2022).

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