Condividi queste informazioni su:

Settimana corta per inquinare di meno, lavoro smart contro le emissioni.

Ridurre l’inquinamento, puntando sulla settimana corta e sullo smart working. Ipotesi previste dall’aggiornamento del Piano Nazionale per l’Energia e il Clima, che punta a spingere sempre più lavoratori al lavoro agile per raggiungere così gli obiettivi sull’abbattimento delle emissioni, al centro del programma Europeo

I piani del Governo sulla connessione di clima e lavoro

Per riuscire a raggiungere gli obiettivi sul clima già concordati con l’Europa, il piano del Governo deve passare, quasi obbligatoriamente, attraverso un aumento della mobilità pubblica ed elettrica. Passo non sufficiente perché per dare un taglio netto ai gas di scarico, la strategia è quello di limitare gli spostamenti che possono essere evitati.

Tra le misure si punterà ad incentivare gli spostamenti dell’utenza dal trasporto privato a quello pubblico, ma anche ridurre lo spostamento dei lavoratori con politiche a favore dello smart working e la riduzione delle giornate lavorative a parità delle ore lavorate. Questo quanto inviato, a Bruxelles.

Per riuscire a raggiungere questo, il ministro Fratin dichiara: “Sarà necessario avviare da subito una significativa riduzione delle emissioni pari a oltre il 30% rispetto ai livelli del 2021, da conseguirsi prevalentemente nei settori trasporti, civile e agricoltura”.

Pubblicità

Pubblicità

L’aggiornamento del Piano (Pniec)

Nell’aggiornamento del Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) che dovrebbe essere approvato, entro giugno 2024, si punta a superare quota 40% dei consumi finali lordi di energia entro il 2030 attraverso l’impiego delle sole rinnovabili, che dovranno servire a produrre il 37% di riscaldamento e raffrescamento e a coprire il 31% nei trasporti.

Un altro dei punti del piano stabilisce un programma di efficientamento del settore immobiliare e di riduzione dei consumi energetici nella pubblica amministrazione, condiviso con gli enti regionali e locali.

Nel dettaglio, la nuova versione del documento inviato a Bruxelles prevede l’incremento del tasso di ristrutturazione degli edifici, puntando sull’elettrificazione dei consumi, con interventi di isolamento termico.

Il testo finale del piano sarà poi elaborato sulla base delle raccomandazioni della Commissione, dei risultati della consultazione nell’ambito di una valutazione ambientale strategica e le opinioni di Regioni e Parlamento.

Pubblicità

Pubblicità