Alcuni prodotti venduti al dettaglio inizieranno calare già nelle prossime settimane.
Stando a quanto riporta il ministero delle Imprese e del Made in Italy, i prezzi di alcuni prodotti venduti al dettaglio potranno subire riduzione dei costi, con conseguenze impattanti anche sui mercati.
Prezzi in discesa dopo il boom dei mesi scorsi
Il mese scorso, durante una riunione sul monitoraggio dei prodotti agricoli, i vertici del Governo hanno affrontato l’andamento dei prezzi concentrandosi in modo particolare sulla filiera ortofrutticola.
Nel dettaglio, sono stati approfondite le dinamiche dei prezzi alla luce dell’andamento del mercato e delle possibili ripercussioni sull’aumento dei prezzi.
Da qui è emersa la consapevolezza che il rincaro dei prodotti energetici abbia avuto un notevole impatto sull’andamento dei prezzi al supermercato (qui abbiamo parlato del semaforo per la spesa).
Nonostante questo, i prezzi dei beni energetici meno costosi potrebbero favorire già nelle prossime settimane la tanto auspicato inversione di tendenza.
Prezzi in discesa, ecco cosa potrebbe costare di meno nelle prossime settimane
In generale, l’analisi dei dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy pare stia registrando un’accelerazione del processo di maturazione della frutta, consentendo così una maggiore disponibilità di prodotti.
Questo significa che nelle prossime settimane è possibile aspettarsi i primi segnali di un processo di regolarizzazione dei prezzi, permettendo un conseguente aumento dei consumi.
Per evitare speculazioni, il governo ha annunciato l’avvio di un’analisi delle dinamiche dei prezzi di filiera distinguendo la produzione nazionale da quella estera importata.
Evitare le speculazioni
Per evitare speculazioni, il Garante per la sorveglianza dei prezzi si occuperà di controllare la fase all’origine, ingrosso e consumo, ma anche le conseguenze delle diverse variabili di costo visto come prezzo sostenuto dal settore agricolo (imballaggio, lavorazione, trasporto, etc.). Si tratta di monitorare gli elementi che concorrono alla formazione del prezzo finale di vendita, con l’obiettivo di tutelare i consumatori.
Per questo motivo, ai lavori, oltre componenti istituzionali, parteciperanno anche i rappresentanti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dell’Agenzia delle entrate, delle associazioni della filiera agricola, dei coltivatori, dei mercati e dell’ortofrutta, delle imprese, delle cooperative e la distribuzione, con l’obiettivo di valutare in modo completo tutti i meccanismi di formazione del prezzo finale dei prodotti agricoli e dell’ortofrutta e poter così meglio definire le aspettative dei prossimi mesi anche in base ai segnali emersi nei mercati all’origine.