Condividi queste informazioni su:

Il microcredito una via alternativa all’eccesso al credito per chi non può fornire garanzie, ora CNL e CML siglano un accordo

Fondamentale per sostenere tutte le politiche attive del lavoro, ecco come si evoluto il microcredito.

Un’idea dalle radici piuttosto antiche

Tutto parte dal Bangladesh quando dopo, alcune catastrofiche carestie e inondazioni, la popolazione rimase bloccata nella povertà.

Nel 1976 l’economista Yuns fonda la Grameen Bank, il primo istituto di microcredito moderno per favorire innanzitutto la ripresa di una popolazione con scarso risparmio e mancanza di capitale soprattutto per le imprese.

Proprio per questo, realtà ancora attive come la Grameen Bank in Bangladesh possono essere considerate le fondatrici assolute del microcredito.

Pubblicità

Pubblicità

Il microcredito e l’attenzione alla persona, di cosa si tratta

Di fatto, il microcredito non è altro che la concessione di un prestito di somma ridotta emesso senza garanzie patrimoniale da parte di intermediari finanziari a persone o aziende considerate non bancabili, ovvero a tutte quelle realtà che non riescono ad accedere alle normali linee di credito.

La somma erogata può servire per rispondere a particolari esigenze o iniziative di imprese e si caratterizza dagli altri prestiti per i bassi tassi di interesse. Questo comporta un duplice vantaggio, sia per chi lo richiede che per l’ente erogatrice.

Infatti, essendo un credito a rate ridotte e su base temporale frazionata, permette una più facile restituzione da parte del cliente, portando così ad un’evidente vantaggio anche per l’ente erogatore.

Non solo, ma il microcredito è caratterizzato anche dalla presenza di un’offerta integrata di servizi non finanziari, come tutoraggio, assistenza e monitoraggio. Si parla quindi, di forte attenzione alla persona, per chi si rivolge alle istituzioni di microfinanza.

Esistono diverse tipologie di micro prestiti

Secondo l’elaborazione degli studi di Yunus a cura dell’università Tor Vergata di Roma, è possibili identificare diverse tipologie di micro-prestiti.

  • Si parte con i prestiti di piccola dimensione erogati da banche tradizionali molto spesso  specializzate in specifici settori di investimento: dal credito alla pesca, all’ all’agricoltura, fino all’allevamento:
  • Ci sono poi le banche ad orientamento sociale: banche popolari, casse di risparmio, o credito cooperativo. Insomma, banche con una struttura più attenta al territorio, invece che alla crescita di mercato.
  • E infine il microcredito moderno, di fatto un microcredito bancario, il microcredito fondato tra consorzi e banche,  il microcredito al consumo, Ong e altri organi del Terzo settore –


Microcredito, Siglato protocollo d’intesa tra Enm e Cnel

Al fine di migliorare la conoscenza di questa realtà e accrescere l’efficacia nonché la promozione degli strumenti di microfinanza nazionali ed europei, è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Ente Nazionale per il Microcredito e Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).

Protocollo d’intesa, che avrà l’obiettivo di sviluppare progetti imprenditoriali che producano sul territorio un beneficio economico e sociale, nonché progetti attentamente mirati al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce meno abbienti e più deboli della popolazione.  

Uno dei due firmatari del progetto, il Presidente del Cnel, Tiziano Treu ammette: “Lo sviluppo del lavoro autonomo degli ultimi anni, la diminuzione del potere d’acquisto di una fascia sempre più ampia di lavoratori, ma anche la precarietà di giovani e donne chiede nuovi e più accessibili strumenti di microcredito e microfinanza che consentano di accedere a liquidità da una parte e opportunità di investimento dall’altra. L’accordo con l’Ente Nazionale per il Microcredito va nella direzione di delineare bisogni e aspettative reali dei lavoratori e le opportunità che possono derivare dall’accesso ad agevolazioni economico-finanziarie per il lavoro e altre attività”.

Della stessa idea anche Baccini, Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito: “Tutti i soggetti, pubblici e privati, che possono contribuire in sinergia al rilancio economico del Paese, sono chiamati oggi a confrontarsi su uno strumento come quello del microcredito e della microfinanza, che può essere utile e vantaggioso. Attraverso la microfinanza, l’individuo può tornare a riappropriarsi della propria libertà economica e della propria indipendenza, contribuendo così allo sviluppo del sistema Paese. In questo contesto, l’accordo con il CNEL diventa fondamentale per sostenere quelle che sono le politiche attive del lavoro”.

Pubblicità

Pubblicità