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L’efficientamento energetico della propria abitazione sta per diventare un obbligo per molti, ecco chi dovrà seguire la direttiva europea.

Tutto parte da una Direttiva Europea sulla ristrutturazione della casa, per renderla efficiente a livello energetico.

Ormai, l’efficienza energetica sta giocando un ruolo importante nel mondo, ma anche nell’ingegneria, in quanto determina la capacità di un sistema fisico di raggiungere i risultati desiderati utilizzando una minima quantità di energia.

Chiaramente questo offre vantaggi particolarmente significativi, come la capacità di un sistema di ottimizzare i risultati.

In generale, si ritiene che un edificio abbia una buona efficienza energetica solo quando conserva con successo l’energia, come quella necessaria per il riscaldamento.

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La direttiva europea Green House

La direttiva europea sul rendimento energetico nell’edilizia, chiamata anche direttiva Green House, è stata oggetto di diverse critiche.

L’iter legislativo per migliorare l’efficienza energetica sta giungendo alla sua fase finale. Lo scorso marzo 2023 il Parlamento europeo ha concesso la sua approvazione e a giugno è iniziata a Bruxelles la prima riunione per i negoziati ufficiali.

Con la fine della stagione estiva, è molto probabile che la direttiva europea venga finalizzata, con conseguente applicazione dei requisiti di efficienza energetica per circa i due terzi degli immobili italiani.

Ci sono già discussioni in circolazione per quanto riguarda l’onere significativo che verrà posto sui proprietari di case, causando un onere non indifferente per i conti pubblici.

Quanto può costare un miglioramento dell’efficienza energetica

Stando ad un calcolo iniziale fatto a livello europeo, le spese associate al miglioramento dell’efficienza energetica attraverso la ristrutturazione possono variare da 20.000 euro per un appartamento situato in periferia, fino a 110.000 euro per una casa indipendente.

Tuttavia, sulla base delle proiezioni prevalenti, sembra che la Direttiva Europea possa potenzialmente porre sfide economiche per numerosi individui in Italia.

Le case da trasformare in Italia

In Italia si parla di oltre 9 milioni di residenze, che comprendono oltre il 70% dell’intero inventario di 12 milioni di strutture in Italia.

Queste abitazioni sono tutte classificate come non conformi alle normative dell’Unione Europea e quindi necessitano di ristrutturazione per passare alla Classe E entro il 2030, con un ulteriore passaggio alla Classe D entro il successivo triennio.

Allineare il consumo energetico di un immobile italiano agli standard europei comporterebbe spese eccessivamente elevate.

Aumenta invece,  il costo della ristrutturazione di un situato in un quartiere storico. Le spese sono particolarmente elevate nelle zone centrali delle grandi città, in particolare negli edifici di notevole pregio architettonico.

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