Condividi queste informazioni su:

Da quanto si apprende, il Governo ha depositato l’emendamento per l’esenzione dell’Irpef agraria che sarà inserito nel Decreto Milleproroghe.

Insomma dopo settimane di protesta, gli agricoltori sembrano aver ottenuto qualcosa dal Governo. Il testo, firmato dal ministro dell’Economia Giorgetti prevede l’esenzione totale per i redditi fino a diecimila euro ed un dimezzamento dell’Irpef per tutti quelli tra i diecimila ed i quindicimila euro. Tale misura avrà durata di due anni. I fondi verranno recuperati dal fondo per l’attuazione della delega fiscale. Per il 2027 la misura porterà invece risorse al fondo. Nel testo si prevede infatti un incremento del di “89,9 milioni euro mediante l’utilizzo delle maggiori entrate“. 

I dettagli della misura

La franchigia sui redditi agricoli formulata dal ministro dell’Economia Giorgetti, insieme a quello dell’Agricoltura Lollobrigida da una risposta alle proteste degli agricoltori che hanno invaso l’Italia con i trattori. Tale misura è stata inserita con un emendamento nel decreto Millproroghe, e sta per convertirsi in legge.

In pratica, il, taglio dell’Irpef si applicherà solo agli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti e consiste in:

  • Una riduzione del 50% per i redditi compresi tra i 10mila e 15 mila euro;
  • Una franchigia per esentare del tutto il pagamento dell’Irpef i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro;
  • Il pagamento pieno sarà solo per la quota di reddito che supera la soglia di 15mila euro.

Il costo stimato della misura è di 220 milioni di euro nel 2024 e di 350 milioni fino al 2025. La misura sarà inoltre, finanziata con le entrate attesa dalla riforma fiscale.

Pubblicità

Pubblicità

Arriva anche la deroga dell’obbligo Pac sui terreni a risposo

L’agevolazione introdotta dal Milleproroghe si aggiunge inoltre, alla deroga al primo requisito
della norma BCAA 8 della Politica Agricola Comune (PAC), che era già stata prevista
dalla Commissione europea nel 2022 e nel 2023. Norma prevista visto l’impatto della guerra in
Ucraina sulle forniture alimentari e che ora viene riproposta con specifiche condizioni
per facilitare l’accesso degli agricoltori ai pagamenti diretti 2024.
Per l’anno di domanda in corso, in base al Regolamento di esecuzione (UE) 2024/587
appena pubblicato in Gazzetta ufficiale europea e in vigore dal 14 febbraio, il requisito
del vincolo del 4%
di incolto previsto dalla norma BCAA 8 si potrà considerare
soddisfatto, solo se l’agricoltore riservi una percentuale minima di almeno il 4% dei
seminativi a livello di azienda agricola a superfici
ed elementi non produttivi compresi i
terreni lasciati a riposo, sia laddove destini il 4% dei terreni a colture azotofissatrici e
colture intercalari, purché coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari.

Il Regolamento lascia quindi, agli Stati membri la facoltà di introdurre la deroga sul territorio
nazionale
. Le eventuali decisioni in tal senso adottate dai Paesi UE si applicano a partire dal 1° gennaio 2024 e per il solo anno in corso. I 27 sono anche autorizzati
a modificare i loro regimi ecologici
per sostenere le zone non produttive,
tenendo conto dello scenario di riferimento alternativo nell’ambito della
condizionalità BCAA 8, comunicando l’aggiornamento attraverso una semplice notifica
alla Commissione europea.

Pubblicità

Pubblicità