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Il problema dell’inflazione colpisce anche i risparmi nei conti correnti, esistono alcune alternative con un valido rendimento.

Crisi energetica, pandemia e inflazione stanno pesando sulle tasche degli italiani, spingendo in molti a rivalutare la posizione dei propri risparmi, con l’obiettivo di proteggerli dall’aumento generale dei prezzi.

Infatti, l’ondata inflazionistica che non accenna a diminuire, ha spinto le banche centrali ad alzare i tassi, rischiando così di erodere anche i capitali depositati.

Stando a quanto riporta un report di Altroconsumo, il costo medio dei tradizionali depositi a settembre 2022 è salito a 145 euro, rispetto ai 136 euro di febbraio. Un rialzo di circa il 7%.

Esistono però delle valide alternative ai classici conti corrente che potrebbero risultare migliori.

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Libretti postali

Tra le alternative più gettonate c’è il libretto postale che rappresentato uno dei migliori strumenti per la finanza personale, permettendo sia di accumulare risparmi che di effettuare versamenti o prelievi.

I libretti postali, venduti presso gli sportelli di Poste Italiane sono garantiti da Cassa Depositi e Prestiti. Di fatto, si tratta di strumenti finanziari utili per depositare la liquidità e per prelevare in qualsiasi momento i soldi in deposito. Inoltre, grazie all’apertura del libretto postale è possibile accreditare la pensione. Si ricorda però che non essendo dotati di Iban,  non è possibile fare bonifici.

Sicuramente, un punto di forza e vantaggio dei libretti postali è la possibilità di beneficiare della garanzia dello Stato, ma anche della gratuità dei costi di apertura, chiusura e gestione, ad eccezione degli oneri di natura fiscale.

Buoni fruttiferi postali

A differenza dai libretti postali i buoni fruttiferi, rappresentano un’alternativa più remunerativa dei conti correnti e molto diffusa tra gli italiani. Anche questi sono venduti presso le sedi Poste Italiane e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Per questo motivo, le somme depositate ed investite sui Buoni fruttiferi postali sono assolutamente al sicuro e protette da eventuali fallimenti.

Tra i vantaggi, c’è sicuramente la liquidabilità del capitale nel breve periodo, oltre all’assenza di costi di apertura, rimborso e gestione, eccetto per l’applicazione degli oneri di natura fiscale.

Questo tipo di strumento è soggetto ad una tassazione agevolata del 12,50% 

Carte ricaricabili e prepagate

Un’alternativa molto simile al conto corrente sono le carte prepagate e ricaricabili che provviste di codice IBAN, permettono di avere a portata di mano una carta conto su cui è possibile fare bonifici e ricevere accrediti.
Rispetto ai libretti postali e ai conti corrente, la liquidità depositata su queste carte non è remunerata e sono anche dotate di un limite oltre il quale la carta non può essere caricata.

Inoltre, a differenza dei conti corrente, chiunque voglia aprire una carta prepagata o una ricaricabile, non ha la possibilità di proteggere i soldi in giacenza dal Fondo interbancario di Tutela dei Depositi  che si mette in moto nel caso di fallimento dell’istituto bancario.

Di fatti, le ricaricabili o le prepagate sono indicate maggiormente per i risparmiatori con somme non troppo elevate che utilizzerebbero la carta come mezzo di pagamento versatile senza aprire forzatamente un tradizionale conto corrente.

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