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Bonus contro “usa e getta” attivo: fino a 10.000 euro per aziende che riducono l’uso di prodotti monouso.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso operativo il tanto atteso bonus contro l’uso eccessivo di prodotti monouso, offrendo un contributo fino a 10.000 euro per le imprese che si impegnano a limitare l’impiego di articoli inquinanti. Le istruzioni dettagliate per accedere al beneficio sono ora disponibili.

Bonus contro “usa e getta” per le aziende: come funziona

Con il decreto interministeriale del 4 marzo 2024, ufficializzato sulla Gazzetta Ufficiale il 13 aprile 2024, è stato attivato il credito d’imposta destinato alle aziende che adottano politiche volte a ridurre l’utilizzo di plastica monouso. Il provvedimento delinea sia i criteri che le modalità operative per accedere al credito d’imposta.

Il bonus è destinato all’acquisto di prodotti per alimenti riutilizzabili o realizzati con materiali biodegradabili o compostabili e altri beni che favoriscono la riduzione dei rifiuti. Il credito d’imposta copre il 20% delle spese sostenute, fino a un massimo di 10.000 euro, nel rispetto dei limiti del regime di aiuto de minimis. Le spese ammissibili sono quelle sostenute dal 2022 in poi per gli anni d’imposta 2022, 2023 e 2024.

I beneficiari del bonus “usa e getta”

Possono beneficiare del bonus, le imprese con determinati requisiti. Tutte quelle regolarmente iscritte al registro delle imprese e all’assicurazione generale obbligatoria o forme esclusive e sostitutive, escluse quelle soggette a sanzioni interdittive o in stato di liquidazione. Le spese devono essere certificate e non comprendono l’acquisto di beni destinati esclusivamente alla rivendita.

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Come accedere al bonus “usa e getta”

Per accedere al bonus, le imprese devono presentare istanza telematica sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), gestita da Invitalia. I termini per la presentazione delle domande saranno resi noti attraverso un ulteriore decreto del Mase. Le domande saranno valutate dal ministero e da Invitalia, con controlli anche relativi ai limiti del regime de minimis. I crediti riconosciuti saranno comunicati agli interessati e potranno essere utilizzati in compensazione con il modello F24.

È importante sottolineare che il Ministero dell’Ambiente comunicherà all’Agenzia delle Entrate i crediti riconosciuti, che a loro volta li trasmetterà al Mase.

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