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Le principali agevolazioni per chi è in regola, chi investe e chi assume.

Essere in regola con il versamento delle tasse e non solo, potrebbe portare degli incentivi non indifferenti a livello fiscale.

In particolare, con la riforma fiscale, il Parlamento sta preparando il graduale addio alla pagella fiscale per oltre 2 milioni di partite Iva.

Non solo, ma con la stessa riforma è stato siglato l’arrivo di “premi” per tutti coloro che accettano un patto con il fisco: dalla riduzione delle tasse a chi lavorerà nel fine settimana.

Quali sono le agevolazioni per le tasse del 2023

I bonus tasse si raggruppano in una serie di agevolazioni che il Governo stanno definendo nell’ambito della riforma fiscale, per andare incontro ai contribuenti.

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Si tratta di incentivi, per imprese e cittadini che proseguono sulla strada delle misure già introdotte nel decreto contro il caro bollette e il decreto fiscale.

Aziende, Bonus Ires per chi paga le tasse

Per chi paga le tasse arriverà il bonus Ires, una misura inserita nella riforma fiscale che mira a sostenere le aziende che assumono o investono in Italia.

Si tratta di fatto, di una revisione dell’imposta sui redditi delle società attualmente fissata al 24%. Con la revisione si dividerà in due aliquote:

  • Quella base destinata a calare sotto il 24%;
  • E una che include il bonus ires.

Il bonus ires consiste in una riduzione dell’imposta per le imprese che realizzano nuove assunzioni o investono nel reddito.

(Verso l’addio alla pagella fiscale

Sempre nell’ottica di una riforma fiscale, il Governo si prepara anche ad un graduale addio alla “pagella fiscale”. Si tratta sostanzialmente, dello stop all’obbligo di compilare il modello degli ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale) per circa 2 milioni di partite IVA.

Attualmente, autonomi e professionisti, ancora soggetti all’obbligo, sono vincolati agli ISA, cioè ai “voti” che certificano la loro affidabilità fiscale per l’Amministrazione Finanziaria. Il superamento degli ISA sarà, però, graduale.

Il graduale superamento delle pagelle fiscali va analizzando considerando, anche un’altra importante novità del Governo: un concordato preventivo biennale. 

Nel dettaglio, sulla base delle informazioni fiscalmente disponibili, l’Agenzia delle Entrate formula una proposta al contribuente che potrà pagare ai fini delle imposte dirette, quanto stabilito per i due anni successivi, senza il rischio successivi controlli.

Su questo argomento ci sono pochi passi avanti, devono essere ancora chiariti i requisiti per le partite Iva che potranno accedere al modello.

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