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La Riforma Fiscale 2023 prevede, tra le altre cose, l’addio per alcune partite IVA alla pagella fiscale. Ecco che cosa cambierà.

Pagella fiscale: come funziona?

La pagella fiscale, attraverso alcuni indici di affidabilità fiscale (chiamati anche con l’acronimo ISA) è un documento finanziario che attesta l’affidabilità di un soggetto in ambito fiscale. Lo strumento è utile per professionisti e per imprese, al fine di verificare la loro trasparenza ed il rispetto delle regole.

Il Fisco, in sostanza, non fa che dare un vero e proprio “voto” ai contribuenti e offre una serie di vantaggi ai soggetti dotati di partita IVA più virtuosi. Si tratta di un sistema che segnala, inoltre, eventuali anomalie ed irregolarità in automatico, per un controllo ancora più veloce da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Addio graduale ISA: che cosa cambia?

La Riforma Fiscale del 2023 prevede, tra le altre cose, uno stop all’obbligo della compilazione dei modelli ISA, che abbiamo visto essere utili al fine delle pagelle fiscali. L’addio a tale strumento, introdotto nel 2017, sarà graduale. Secondo i primi calcoli, saranno esonerati dall’obbligo di compilazione due milioni di partite IVA. Da cosa verrà sostituito tutto questo? L’Agenzia delle Entrate potrà formulare una proposta ai contribuenti, che potranno così pagare quanto stabilito per i due anni successivi, senza avere ulteriori controlli.

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Addio alle pagelle fiscali: ecco le motivazioni

Ma per quale motivo si è deciso per l’addio alle pagelle fiscali nella riforma del 2023? Lo scopo dell’eliminazione di tale strumento finanziario è verificare le attendibilità e le autenticità delle dichiarazioni dei redditi presentati dalle imprese. Con l’eliminazione della pagella fiscale, dunque, si vuole cercare di arrivare ad uno snellimento delle procedure burocratiche, nonché alla trasparenza delle stesse a lungo termine. 

Si tratta di una misura già in linea con ciò che detta il PNRR e in linea con la tregua fiscale normata dalla Legge di Bilancio 2023 in materia fiscale. I vantaggi che ne avranno le partite IVA saranno molteplici, tra cui la diminuzione dei controlli fiscali, esoneri per compensazioni di crediti di imposta e diminuzione dei termini degli accertamenti.

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