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La relazione annuale sul Microcredito attesta come questo sia in crescita. Sicuramente un’ottima notizia per l’economia italiana.

Microcredito in crescita: qualche dato

L’Ente Nazionale per il Microcredito ha presentato la relazione annuale presso la Camera dei Deputati. Da essa si evince come, nel 2023, siano state commesse circa 3.200 operazioni, per un valore di circa 90 milioni di euro. Gran parte di queste sono intermediate da banche convenzionate.

Da considerare, inoltre, come negli ultimi 3 anni i finanziamenti che sono stati concessi hanno permesso l’avviamento di oltre 2.000 imprese ed hanno creato oltre 5.000 posti di lavoro. L’importo medio di ogni finanziamento è salito a 34.000 euro nel 2023, contro i 24.500 euro nel 2020. Inoltre, vi sono ben oltre 1000 operazioni di sostegno verso iniziative di auto-imprenditorialità, rivolge ai giovani facenti parte del NEET, usando fondi pubblici.

La news del 2024 riguarda la possibilità di valorizzare i finanziamenti al Terzo Settore: a rivelarlo è lo stesso Ente Nazionale per il Microcredito. La creazione di una sezione speciale potrebbe essere un’idea per realizzare ciò, così come istituire un fondo di garanzia dedicato, a carattere nazionale.

I soggetti finanziati

Ma chi sono i soggetti finanziati nell’ambito del Microcredito? Per il 60%, il report conferma che essa va ad aspiranti nuovi imprenditori, che hanno un’età compresa dai 30 anni ai 50 anni. Successivamente, un buon 29% di under 30, mentre gli over 50 sono appena l’11%. Inoltre, rilevante il dato che dimostra come le imprese finanziate siano in forma di ditta individuale per oltre il 62%, mentre il 30% è in forma di società a responsabilità limitata semplificata.

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L’attività messa in atto dall’Ente, sia di tutoraggio che di monitoraggio, ha mostrato un impatto positivo sul tasso di escussione della garanzia fornita attraverso il Fondo PMI, pari al 14%, contro un 20% riguardante operazioni di tipo differente.

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