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È stato pubblicato il decreto attuativo con contributi rivolti a gelaterie, pasticcerie e ristoranti per l’acquisto di beni durevoli e macchinari.

Il bonus ristoranti che permette un contributo fino a 30 mila euro è pronto a partire. L’agevolazione viene riconosciuta alle imprese per agevolare l’acquisto di beni durevoli e macchinari. La misura punta soprattutto a sostenere le eccellenze dell’agroalimentare e della gastronomia italiana.

Le modalità di presentazione delle domande e i termini saranno definiti entro 30 giorni dal Ministero. In ogni caso, il contributo sarà subordinato al rispetto del regolamento de minimis in materia di aiuti di Stato.

Bonus ristoranti, cos’è e come funziona

Si tratta appunto di un incentivo rivolto a ristoranti, pasticcerie e gelaterie per l’acquisto di macchinari e beni strumentali durevoli.

Il fondo per questa agevolazione è di 56 milioni di euro stanziati nel decreto attuativo del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

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L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale pari al 70% delle spese totali ammissibili, entro il limite di 30 mila euro per singola impresa.

 Spese che devono essere sostenute per beni strumentali macchinari professionali utili all’attività d’impresa.

Possono essere nuovi di fabbrica e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.

Bonus ristoranti, requisiti

Hanno diritto alle agevolazioni le imprese come ristoranti, pasticcerie e gelaterie in possesso di determinati requisiti:

  • Per quelle operanti nel settore ristorazione con somministrazione: devono essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo;
  • Per le aziende identificate da Codice Ateco di riferimento come gelaterie, pasticcerie  o produzione di pasticceria fresca,  essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5 per cento del totale.

Non solo, ma lo stesso contributo potrà essere richiesto anche dalle imprese che:

  • Non sono considerate in difficoltà;
  • Sono nel libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedura concorsuale o altra situazione equivalente;
  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali.

Le spese ammesse e non ammesse al bonus

Il bonus del 70% fino ad un massimo di 30mila euro può essere utilizzato per le spese sostenute per macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa. Come detto, beni possono essere nuovi di fabbrica, funzionali e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni dirette con l’impresa richiedente

I beni acquistati attraverso il bonus dovranno essere mantenuti nello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.

Per quanto riguarda le spese che non rientrano nel contributo, riguardano tutte quelle sostenute prima della presentazione della domanda di contributo, così come quelle relative a componenti o ad esempio pezzi di ricambio, beni usati e utenze, fabbricati e terreni o quelli di gas e luce.

La presentazione della domanda

Entro 30 giorni saranno resi pubblici le informazioni e i termini per la presentazione delle domande con un avviso pubblicato sul portale di Invitalia che ne gestirà la misura.

Dopo aver presentato la domanda per il pagamento del bonus, l’impresa dovrà presentare una  richiesta di erogazione entro i 30 giorni successivi dalla data di ultimazione delle spese sostenute per l’acquisto dei beni, alla quale sarà necessario allegare i alcuni documenti, quali:

  • La documentazione atta ad attestare la piena tracciabilità’ delle spese sostenute dall’impresa:
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali;
  • Relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.

Infine, l’erogazione avverrà entro 90 giorni dalla ricezione delle richieste da parte di Invitalia.

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