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Buone notizie per il Made in Italy: secondo una recente analisi, il commercio estero assicura che il 71% di componenti sia, appunto, italiano.

Made in Italy: il report di SACE

L’Italia è il sesto paese del mondo nelle esportazioni ed anche il secondo in Europa. La produttività di filiera, però, è uno di dati più importanti. Si stima, infatti, che ben il 71% dei prodotti esportati sia made in Italy. Lo ha rilevato il report SACE.

In Europa, soltanto la Germania è migliore dell’Italia, mentre le altre due “grandi”, Francia e Spagna, esportano prodotti con componenti straniere che sono molto più elevate rispetto alle nostre. Il report di SACE azzarda una previsione: la crescita di esportazioni di beni sarà di oltre il 6,8% a fine anno, per un valore totale che potrebbe arrivare a toccare i 660 miliardi di euro.

Nel nostro Paese, forte è la filiera domestica, che è composta prevalentemente da PMI, cioè da aziende di piccole e medie dimensioni. Proprio su esse, gli esportatori fanno grande affidamento, al fine di realizzare i loro obiettivi.

I migliori settori

Ma quali sono i settori migliori in cui questo trend va per la maggiore? Senza dubbio, uno dei settori più importanti è quello della meccanica, che ha una media nazionale del 74%. Si tratta di un dato molto importante che, a detta del report succitato, risulta essere coerente con le imprese che costruiscono macchinari complessi. Altri settori molto importanti sono quelli del tessile e dell’abbigliamento, nonché il food and beverage.

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Il tessile-abbigliamento è un settore molto importante in Italia, grazie alla grande presenza di produttori di filati di grande qualità, oltre alla presenza di case di moda molto conosciute in tutto il mondo. Il settore dell’alimentazione non è da meno: materie prime eccellenti, servizi ottimi di distribuzione e di vendita ne fanno un settore che va per la maggiore.

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