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La platea per la carta docente che permette di ottenere un bonus da 500 euro si allarga anche ai precari: ecco tutte le novità.

Per ogni anno scolastico arriva il bonus docente, pari a 500 euro valido se il servizio pari è stato pari ad almeno 180 giorni, anche non consecutivi. L’agevolazione spetta a tutti i docenti, anche quelli precari. Questo è quanto stabiliscono i Giudici del Lavoro, che obbligano così il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad attivare la Carta a tutti.

Carta dei docenti e i tribunali del lavoro

Giornalmente i Tribunali del lavoro, si impegnano a far ottenere la Carta docente a tutti i precari che hanno lavorato con contratto a tempo determinato. Gli stessi, se riscontrano problemi con il rilascio, possono rivolgersi al tribunale del lavoro per richiedere il pagamento del bonus di 500 euro per ogni anno di servizio, relativo agli ultimi 5 anni scolastici. In molti casi infatti, il Tribunale del del lavoro, si è occupato di casi di limitazioni nei confronti di docenti assunti a tempo determinato, ma il bonus docente è equiparabile a quello dei colleghi assunti a tempo indeterminato.

Bonus docente: a cosa serve e a chi è rivolto

L’iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito è stata stabilita dalla legge 107 del 13 luglio 2015, articolo 1 comma 121 che punta a consentire ai docenti di utilizzare dei vantaggi offerti dalla carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente.

La Carta quindi, è destinata ai docenti delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che parziale. Tra questi vengono inclusi anche i docenti in fase di formazione e prova, oltre agli insegnanti, in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o con altre assegnazioni, nonché i docenti presso scuole all’estero e istituzioni militari.

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Bonus docente per cosa può essere utilizzato

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di varie cose tra cui:

  • Ingressi a musei, mostre, eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • Libri, testi e pubblicazioni, inclusi formati digitali, per l’aggiornamento professionale;
  • Iscrizioni a corsi di aggiornamento e qualificazione professionale offerti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
  • Biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • Iscrizioni a corsi universitari di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, correlati al profilo professionale, nonché a corsi post-laurea o master universitari pertinenti;
  • Attività coerenti con le iniziative delineate nel piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e nel Piano nazionale di formazione, come previsto dall’articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

Infine, per fare domanda alla carta docenti 2024 è necessario accedere, attraverso identificazione digitale, come SPID o CIE sul sito web dedicato.

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