Condividi queste informazioni su:

Il governo italiano fa un passo decisivo verso la semplificazione del sistema fiscale ereditario e automobilistico.

Un recente decreto legislativo, attualmente all’esame del Consiglio dei ministri, propone un’imposta unica sostitutiva delle tasse di bollo, ipotecarie e catastali con un riordino delle tasse automobilistiche che potrebbe portare all’eliminazione del cosiddetto “Superbollo”.

Queste modifiche saranno valutate in parallelo con il Documento di economia e finanza (DEF), che si attiene alle linee guida di settembre, considerando anche le nuove spese per il Superbonus. Nonostante l’incertezza regolatoria europea, il DEf si impegna a mantenere la coerenza delle politiche economiche del paese.

Superbonus, ora diventa tutto più semplice: arriva la dichiarazione telematica e precompilata

Il Superbonus, una misura introdotta per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, ha raggiunto un costo finale di 122 miliardi di euro per il solo Superbonus eco 110%, con una somma totale che supera i 200 miliardi di euro considerando altri crediti di imposta. Queste cifre imponenti pesano significativamente sul bilancio nazionale, con un’ipoteca sui margini di manovra del governo fino al 2027.

Per alleggerire il fardello fiscale sui cittadini, la riforma introduce una dichiarazione di successione telematica e precompilata che permetterà di liquidare tutte le tasse pertinenti tramite il modello F24. Inoltre, si prevede la gratuità delle consultazioni catastali online e la trasmissione automatica dei beni immobiliari agli eredi senza oneri aggiuntivi.

Pubblicità

Pubblicità

Tasse automobilistiche: ecco cosa cambia

Per quanto riguarda le tasse automobilistiche, il decreto punta a una razionalizzazione che potrebbe significare la fine del Superbollo per le auto di grossa cilindrata, ma qualsiasi cambiamento dovrà avvenire senza ulteriori costi per le finanze pubbliche, suggerendo variazioni nel carico fiscale tra i diversi proprietari di veicoli.

Continuità aziendale familiare: tutte le novità

Il governo dimostra anche il suo impegno verso la continuità aziendale familiare. Con la nuova riforma, i trasferimenti di imprese o quote azionarie ai familiari attraverso i Patti di famiglia saranno esenti da imposte, a patto che i beneficiari mantengano il controllo dell’azienda per almeno cinque anni.

Queste misure, ancora in sperimentazione, mirano a ridurre la complessità burocratica per i cittadini e a promuovere una maggiore efficienza all’interno dell’apparato fiscale italiano.

Pubblicità

Pubblicità