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Dopo l’approvazione da parte del Parlamento, il Ddl Anziani secondo le previsioni del Ministero del Lavoro, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro fine marzo, ovvero entro i termini previsti da PNRR. Una delle novità più importanti del nuovo Ddl, è l’introduzione di una sorta di assegno unico, destinato agli anziani non autosufficienti che andrà di fatto a sostituire la prestazione attualmente in vigore, conosciuta come indennità di accompagnamento (articolo 1, legge 17/1980).

Ddl anziani, un nuovo welfare per i fragili

Il disegno di legge n. 205 recante “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, approvato il 22 marzo dal Parlamento, getta le basi per una più ampia riforma in materia di politiche in favore degli anziani, con l’obiettivo di introdurre misure volte a promuovere l’invecchiamento attivo, l’autonomia e la prevenzione delle fragilità.

Il disegno di legge, recependo molte delle indicazioni che sono giunte dal Terzo settore e dalle 57 associazioni riunite nel “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, prevede infatti il riordino, la semplificazione e il coordinamento delle norme e delle misure attualmente in vigore. Con questo passaggio importante, si traccia quindi la rotta verso un nuovo welfare per le persone più fragili, come gli anziani non autosufficienti.

Il Ddl Anziani, prevede inoltre misure volte a favorire “invecchiamento attivo e inclusione sociale”, attraverso, ad esempio, il “turismo lento” e l’attività fisica, l’introduzione di nuovi modelli di coabitazione solidale e il riconoscimento del diritto alla somministrazione di cure palliative domiciliari e in strutture dedicate.

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Come funziona l’assegno unico

L’assegno unico, rivolto a 14 milioni di over 65, rappresenterà una forma di sostegno economico per anziani non autosufficienti ed andrà ad assorbire le altre prestazioni assistenziali attualmente in vigore. I beneficiari dell’assegno unico, avranno facoltà di scegliere le modalità di erogazione della prestazione.

L’importo dell’assegno, che non potrà essere inferiore a quello delle prestazioni di cui il soggetto già beneficia, potrà infatti essere erogato in denaro o sotto forma di servizi assistenziali alla persona. Per avere informazioni più dettagliate circa la misura e come verranno concretamente attuati gli interventi, è necessario aspettare, una volta avvenuta la pubblicazione del Ddl in Gazzetta Ufficiale, la stesura dei decreti attuativi, entro il 31 gennaio 2024.

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