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Per l’Assegno Unico che da marzo ha sostituto la maggior parte dei vecchi aiuti alle famiglie, si prevedono degli aumenti nel 2023.

Le ultime notizie riguardo la sorte dell’assegno unico richiesto per i figli a carico sembrano essere piuttosto positive.

Infatti, l’assegno che si rivolge a tutti, indipendentemente dalla condizione lavorativa, e senza limiti di reddito subirà degli aumenti.

Assegno unico, come funziona e chi lo può richiedere

Ricordiamo che l’assegno unico universale è possibile richiederlo per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.

L’assegno è progressivo, questo significa che cresce al diminuire del valore del proprio reddito indicato nell’Isee.

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Nel caso in cui, si decidesse di non fornire un Isee si potrà comunque ottenere il contributo ma l’inps lo emetterà con l’importo minimo.

Cosa sostituisce l’assegno unico universale e quali agevolazioni restano in vigore

Come detto, l’assegno ha sostituito alcuni contributi pubblici rivolti alle famiglie con figli quali:

  • il Premio alla nascita
  • l’Assegno di natalità
  • l’Assegno per il nucleo familiare
  • l’Assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori
  • alcune detrazioni per carichi di famiglia
  • il Fondo di sostegno alla natalità
  • l’Assegno temporaneo per i figli.

Nonostante l’assegno sostituisca la maggior parte dei sostegni economici ai figli, ce ne sono alcuni che rimangono in vigore comunque:

  • i Bonus asilo nido
  • i bonus per forme di assistenza presso la propria abitazione
  • le detrazioni fiscali per alcune delle spese sostenute in favore dei figli a carico: ad esempio per le spese sanitarie e farmaceutiche, per l’istruzione e per le attività sportive.

Gli importi, quanto spetta e cosa cambia nel 2023

L’assegno parte  da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli a carico di età tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85. In alcuni casi particolari sono però previste anche maggiorazioni 

Fino ad oggi, sono state quasi 5,3 milioni le famiglie italiane che hanno ricevuto almeno una mensilità di assegno unico, con un beneficio medio per figlio di 145 euro.

Le novità per il 2023 sono due. La prima è che l’assegno diventa automatico: l’INPS provvederà ad erogare automaticamente ogni anno il sussidio agli aventi diritto di cui conosce la situazione reddituali.

La seconda grande novità riguarda l’importodal 2023 infatti, scattano degli aumenti. L’importo dell’assegno unico sarà rivalutato sulla base del tasso di inflazione.

Nel dettaglio, dal  massimo  erogabile di 175 euro mensili attuali si potrebbe arrivare fino a 190 euro: un aumento quindi di circa 15 euro.

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