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Con la recente legge di Bilancio è stato previsto il bonus dipendenti pubblici 2023, un emolumento erogato una tantum ai dipendenti delle Pubblica amministrazione, riconosciuto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Vediamo quindi a chi spetta e come verrà erogato il bonus.

Bonus dipendenti pubblici 2023, come funziona

Il bonus dipendenti pubblici 2023 prevede è un emolumento accessorio una tantum da corrispondere ai dipendenti delle amministrazioni statali. Si tratta di un extra mensile in busta paga, e corrisposto per tredici mensilità. L’importo del bonus dipendenti pubblici 2023 è pari all’1,5 per cento dello stipendio ed è comprensivo degli oneri contributivi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Nata come “bonus anti inflazione”, la misura si configura quale anticipo dell’ammontare spettante ai lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni in attesa del rinnovo dei contratti collettivi relativi al triennio 2022 2024, ancora bloccati. Si tratta quindi di un extra rispetto allo stipendio riconosciuto al lavoratori della PA, per il cui finanziamento sono stati stanziati fondi del valore di 1 miliardo di euro.

Il bonus dipendenti pubblici 2023 è da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza (pensione) e dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Trattandosi di una indennità calcolata sullo stipendio del lavoratore, la misura è diversa da altri contributi sociali, come il bonus 150 euro. L’aumento atteso in busta paga per i dipendenti del settore pubblico, oscillerà quindi tra i 30 euro circa e un massimo di 135 euro.

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A chi spetta il bonus extra

Il bonus una tantum dipendenti pubblici 2023 spetta nel dettaglio ai dipendenti di:

  • tutte le amministrazioni dello Stato;
  • aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni;
  • Enti del Servizio sanitario nazionale;
  • istituzioni scolastiche e universitarie;
  • Istituti autonomi case popolari (Iacp);
  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
  • Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran);
  • Agenzie di cui al Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

Il bonus una tantum dipendenti pubblici 2023 spetta inoltre al personale statale in regime di diritto pubblico, quindi:

  • magistrati, avvocati e procuratori dello Stato;
  • personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • professori universitari;
  • personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziaria.

La misura inserita nella Legge di Bilancio interesserà circa 3,2 milioni di dipendenti dello Stato e degli Enti territoriali, in attesa del rinnovo dei CCNL scaduti. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato le tabelle con il valore del bonus da corrispondere al personale appartenente al pubblico impiego, distinto per categoria.

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