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Al via a settembre le domande per la nuova ISMEA, la garanzia per PMI agricole e non solo. Ecco come funzionerà nel dettaglio.

ISMEA: cos’è e come funziona

ISMEA GR8 è una garanzia che si rivolge a micro e piccole e medie imprese che sono coinvolte nel settore della pesca e dell’agricoltura. E’ utile a coprire dei finanziamenti volti a sostenere investimenti nell’ambito di impianti per energie rinnovabili. L’autorizzazione alla sopracitata garanzia viene dalla Commissione Europea.

Da considerare come tale garanzia venga rilasciata in modo del tutto automatico e che è diretta a coprire ben il 100% dei prestiti, purché non abbiano importo superiore a 250.000 euro. La durata del finanziamento è di 8 anni, incluso il preammortamento che dovrà avere una durata di almeno 12 mesi. Inoltre, essa risulta essere gratuita, oltre che cumulabile con le altre garanzie che sono state rilasciate in precedenza da ISMEA. Per i soggetti finanziatori, la nuova garanzia partirà da settembre 2023, attraverso il portale ad essa dedicato.

Come presentare la domanda e a chi è rivolta

L’inserimento delle domande per poter beneficiare della nuova garanzia potrà avvenire entro e non oltre il 12 dicembre. La procedura di caricamento delle domande, inoltre, prevede due fasi. La prima è la prenotazione, con la quale si richiede di allegare la modulistica. La seconda è di comunicazione dell’erogazione in questione.

Una volta avvenuto ciò, in caso di esito positivo, sarà ISMEA che provvederà a comunicare al soggetto finanziatore ed all’impresa la concessione dell’aiuto. Entro 90 giorni dalla notifica della comunicazione, inoltre, il soggetto finanziatore avrà obbligo di comunicare l’avvenuta erogazione di almeno il 25% dell’importo del finanziamento attraverso il portale GR8 ISMEA.

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Potranno presentare domanda le MPMI che sono state colpite dalle problematiche economiche dovute al conflitto tra Russia ed Ucraina, che siano regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, con qualifica di impresa agricola oppure di impresa ittica. Infine, devono aver anche registrato un aumento dei costi di energia nel corso del 2022 rispetto all’anno precedente, cioè il 2021.

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