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Arrivano nuovi incentivi alle imprese: tutto quello che c’è da sapere.

Il panorama degli aiuti alle imprese si arricchisce con il decreto legge 19 del 2024, che introduce un piano di sostegno mirato all’innovazione tecnologica e alla transizione verso una produzione più efficiente dal punto di vista energetico.

Arriva quindi, il piano di transizione 5.0 che offre un credito d’imposta per gli investimenti delle imprese nella transizione energetica, consentendo loro di recuperare una parte delle spese sostenute per l’implementazione di sistemi innovativi di risparmio energetico.

Beneficiari degli aiuti alle imprese 2024

Nel 2024 si stabilisce che possono beneficiare del credito d’imposta le imprese residenti nel territorio italiano e le stabili organizzazioni nel territorio italiano di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

Sono escluse da questo beneficio:

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  • Le imprese in stato di liquidazione volontaria;
  • Fallimento;
  • Liquidazione coatta amministrativa;
  • Concordato preventivo senza continuità aziendale:
  • Quelle sottoposte ad altre procedure concorsuali;
  • Infine, quelle destinatarie di sanzioni interdittive.

L’ammissione agli aiuti è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e al possesso del Durc (documento unico regolarità contributiva).

Natura e ammontare degli aiuti

Gli aiuti alle imprese 2024 si presentano sotto forma di credito d’imposta e sono destinati a coprire parte delle spese sostenute per determinati tipi di investimenti. Questi includono:

  • Investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, che portino a una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva;
  • Spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi;
  • Sistemi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Chiaramente, l’importo del credito d’imposta varia a seconda dell’ammontare della spesa e del grado di efficientamento energetico raggiunto. Le percentuali vanno dal 35% al 5% della spesa sostenuta, con un limite massimo di 50 milioni di euro.

Come accedere agli aiuti: la procedura

Le imprese interessate devono presentare domanda telematica tramite il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), allegando le certificazioni sulle prestazioni energetiche ex ante e ex post. Dopo aver valutato la documentazione, il GSE trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei crediti ammessi in compensazione. Le imprese possono quindi utilizzare i crediti in compensazione tramite modello F24 entro il 31 dicembre 2025, altrimenti potranno utilizzarli in 5 rate annuali di uguale importo.

Infine viene offerto un importante sostegno alle imprese che intendono investire nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità energetica, contribuendo così alla trasformazione del tessuto produttivo italiano verso un modello più efficiente e sostenibile.

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