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Al via le domande per i contributi editoria, a partire da gennaio. Ecco a chi spetteranno ed in quale misura.

Contributi editoria 2024: a chi spettano

I soggetti a cui spetteranno i contributi editoria sono le cooperative giornalistiche, nonché le imprese editrici il cui capitale è detenuto in forma maggioritaria da fondazioni, enti senza scopo di lucro o cooperative. Ancora, vi rientreranno gli enti senza fini di lucro, le imprese che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche, imprese che editano quotidiani editi in Italia e diffusi all’estero, con tanto di testi scritti almeno per il 50% in lingua italiana. Vi rientrano anche i quotidiani editi in Italia e diffusi all’estero, con alcune differenze tra la diffusione cartacea e digitale.

Ricordiamo che gli incentivi pubblici sono finalizzati a sostenere le attività editoriali e sono, quindi, aiuti economici diretti che vengono erogati in base a determinati calcoli. In ogni caso, non possono mai superare il valore di 2,5 milioni di euro ad impresa.

Quando presentare le domande

Vediamo, adesso, quando si possono presentare le domande. Queste sono inviabili già dal 2 gennaio 2024 e lo saranno fino alle ore 24:00 del 31 gennaio. Entro il termine del 30 settembre 2024, invece, si dovrà provvedere con l’invio di alcune documentazioni aggiuntive previste dal DPCM del 28 luglio 2017.

Le domande saranno presentabili esclusivamente in forma online, scaricando un modulo che si trova sul sito https://die-stampa.palazzochigi.it/, all’indirizzo PEC die.contributidiretti@pec.governo.it. I costi rimborsabili hanno, come dicevamo, limiti massimi. Si va fino a 300.000 euro per i periodici e 500.000 euro per i quotidiani che fanno parte del primo scaglione; 700.000 euro per i periodici e 1.500.000 per i quotidiani appartenenti al secondo scaglione e 2.500.000 euro per le testate che appartengono al terzo scaglione. Gli scaglioni si riferiscono al quantitativo di copie vendute.

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