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Stando al piano condotto dal Ministero dell’Ambiente (MASE), l’associazione Assistal avrebbe sollevato alcuni punti critici: tutti i dettagli

Nell’ambito delle recenti audizioni condotte dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica (MASE), l’Associazione di Confindustria Assital ha sollevato punti critici riguardo alla proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

I punti critici secondo l’Associazione di Confindustria, Assistal

Sebbene il piano presenti numerosi aspetti positivi, Assital ha evidenziato l’eccessiva presenza di normative poco chiare che, anziché semplificare, generano confusione. Secondo l’associazione, l’attuale panorama normativo presenta un numero eccessivo di politiche e misure, senza una strategia chiara per la loro effettiva attuazione.

In risposta alle critiche avanzate dall’Europa riguardo alla mancanza di efficacia e ambizione del PNIEC italiano, il Paese ha avviato un processo di consultazione rivolto alle istituzioni, ai privati, associazioni e stakeholder. Assital sottolinea che, ad oggi, mancherebbe una strategia che definisca come raggiungere gli obiettivi fissati nel piano climatico.

Industria, i suggerimenti per una valorizzazione del Piano

Assital avrebbe suggerito di accelerare l’emanazione del decreto sulle aree idonee, al fine di facilitare la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili a livello regionale, in linea con gli accordi presi dall’Italia con l’Europa.

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Non solo, ma l’associazione ha sottolineato l’importanza di valorizzare il ruolo degli operatori del settore energetico, che possono contribuire a velocizzare l’implementazione della transizione energetica attraverso partenariati pubblico-privati.

Infine, viene sottolineata la necessità di una strategia nazionale concreta e realizzabile, che coinvolga sinergicamente le imprese e le istituzioni nel piano di transizione energetica.

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