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Crisi di impresa: ecco come gestirla al meglio secondo le normative del 2024.

Crisi di impresa, le novità del 2024

Approvato nel 2022, il Codice della crisi di impresa si rinnova per il 2024. Il decreto prevede di disciplinare, come già sappiamo, l’adeguatezza delle misure e ciò che deve essere effettuato al fine di poter rilevare in modo tempestivo la crisi di impresa. Lo scorso 6 marzo è stata pubblicata dal CNDCEC (acronimo di Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) una guida che si rivolge direttamente ai gestori della crisi, che si intitola: Crisi da sovra-indebitamento, modelli di relazione e modulistica ad uso del gestore della crisi e degli OCC.

Quali sono, quindi, le novità apportate da tale lavoro nel 2024? Vengono, in sostanza, stabiliti nuovi modelli per i gestori della crisi, che potranno essere utili per i casi di sovra-indebitamento, per poter così trovare la soluzione nel modo più rapido e più semplice possibile. Il nuovo documento supporta così il lavoro degli OCC (Organismi di Composizione della Crisi), nonché tutti i professionisti che operano in questo campo, rendendo disponibili modelli appositi per ogni procedura.

Crisi, quali sono le ulteriori news del 2024?

Stando a ciò che è riportato nella relazione, il nuovo codice per la crisi di impresa non va a coinvolgere le procedure fallimentari già in essere: quelle avviate, infatti, potranno proseguire rispettando la normativa precedente.

Ancora, per ciò che concerne la responsabilità dell’imprenditore, ricordiamo che esso deve collaborare con i propri creditori, nella massima onestà e trasparenza. Dovrà, inoltre, mettere in atto un piano che possa permettere un rientro dei debiti durante la crisi di impresa stessa. Anche per ciò che riguarda i creditori, è richiesta la massima trasparenza. Soprattutto, è necessario prendere in considerazione la regola della segretezza, per cui è necessario non andare a divulgare la crisi del debitore.

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