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Le imprese interessate a presentare le domande per il fermo pesca 2022 potranno farlo entro e non oltre il 15 marzo.

Indennità giornaliera per Fermo Pesca 2022: di che si tratta

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso una circolare fa chiarezza circa il termine delle presentazioni delle domande per le indennità giornaliere del fermo pesca, relativamente all’anno 2022. L’ammontare dell’indennità, specificato nel decreto interministeriale n. 1 del 7 marzo 2023 è di massimo 30 euro al giorno. 

La normativa si rivolge ai lavoratori dipendenti di imprese di pesca marittima, nel caso in cui vi sia stata una sospensione dell’attività stabilita dalla pubblica autorità. In tal caso, tali soggetti potranno ricevere indennità giornaliere fino ad un massimo di 30 euro, per sospensioni derivanti da misure di arresto temporaneo sia obbligatorio che non obbligatorio.

L’indennità non spetterà ai proprietari-armatori imbarcati su una nave di propria gestione e nemmeno ai titolari di impresa individuale imbarcati. Ai soci di società armatrice o proprietaria-armatrice dell’imbarcazione, spetterà la misura soltanto se il richiedente autocertificherà l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra socio e la società in questione.

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Come presentare la domanda

Le imprese interessate a ricevere l’indennità potranno presentare una singola istanza per ciascuna unità di pesca che sia presente in azienda, secondo ciò che riporta il Decreto. Ciò è possibile soltanto in modo telematico, attraverso il sistema “CIGSOnline”.

Per ciò che concerne il pagamento dell’imposta di bollo, ricordiamo che l’unico modo ammesso riguarda il sistema di pagamento “PagoPA”. Soltanto con l’avvenuta conclusione con esito positivo della procedura di pagamento sarà possibile l’invio della domanda per ottenere le indennità. Eventuali rallentamenti derivanti dalle tempistiche riguardanti le procedure di pagamento sul sistema telematico potranno influire sulla possibilità di accoglimento della domanda. 

È compito della Direzione generale degli Ammortizzatori Sociali svolgere tutti gli adempimenti necessari, al fine di valutare i presupposti di legittimità e di elaborare i soggetti aventi diritto e di quantificare, infine, l’ammontare per ciascuna azienda. Se le richieste aziendali dovessero essere superiori allo stanziamento che è stato previsto, le indennità saranno ridotte con metodo proporzionale per ogni singolo lavoratore. Le istanze presentate entro il perentorio termine del 15 marzo 2023 non saranno ammesse, così come quelle presentate in modo differente dal sistema “CIGSOnline”.

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