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Per contrastare il fenomeno diffuso delle truffe e dei furti, il Governo destinerà ai Comuni una somma per sensibilizzare i cittadini.

Quest’anno, in molti, soprattutto i più anziani sono stati esposti a vari tentativi di truffa messi in azione da malviventi che farebbero di tutto per raggirare le persone.

Da finti venditori o rappresentati di aziende sconosciute, fino a tecnici fasulli che si presentano per presunti gusti a tubature o reti elettriche: sono davvero infinite le strategie che messe in atto dai malintenzionati per riuscire ad estorcere soldi e beni ai più vulnerabili.

Contrasto alle truffe: nasce il Fondo antifrode

Anche quest’anno il Ministero dell’Intero ha stanziato una quota per il Fondo Unico Giustizia per la realizzazione di campagne di tipo informativo, unite ad alcune  misure (tra cui anche i rimborsi dei truffati) nel tentativo di tutelare il più possibile la sicurezza  della popolazione più anziana. In particolare, per il 2022 sono stati programmati contributi per 2 milioni di euro destinati a tutti i Comuni capoluogo di provincia.

Nel dettaglio, i finanziamenti sono composti da una quota fissa,  per tutte le amministrazioni locali, pari a 15 mila euro e di una somma variabile in base alla popolazione anziana residente. Questa ulteriore cifra è compresa in un range che va da 15.449,47 euro per il centri più piccolo e arriva fino a quasi 72.000 euro per il Comune più popoloso.

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Come accedere al fondo anti fronde

Per accedere ai contributi, le amministrazioni interessate devono produrre un’apposita istanza da fare pervenire alla Prefettura competente entro il prossimo 30 settembre.

A questa, sarà necessario allegare una scheda con il progetto che dovrà concludersi entro il 31 ottobre 2023. In questo documento dovranno essere descritte nel dettaglio le iniziative in programma e le varie voci di spesa

Una volta ricevuta la domanda, la Prefettura ne verifica l’ammissibilità dell’istanza, assieme al parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica .

Esiste però anche la possibilità che il Prefetto decida di respingere l’istanza presentata dall’amministrazione comunale per la mancata corrispondenza della scheda progettuale alle finalità previste o per finalità non idonee.

Le tempistiche per ottenere il fondo antifrode

Le domande devono essere presentate entro il 10 ottobre. Nei dieci giorni successivi, gli uffici di ragioneria del Viminale stabiliranno il piano definitivo di ripartizione delle risorse, informando i Comuni beneficiari, riguardo le modalità di erogazione del contributo assegnato.

Il contributo stabilito verrà messo a disposizione degli Enti beneficiari non prima del prossimo 30 novembre

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