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Famoso in tutto il mondo come politico, ma anche per il suo incredibile successo negli affari: ecco le principali caratteristiche della sua ascesa.

Personaggio carismatico, amato e odiato, ma forse il più invidiato. Sicuramente, il suo lato imprenditoriale e ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare la sua carriera e nella creazione di un impero mediatico senza precedenti.

L’inizio della carriera imprenditoriale di Berlusconi

Le radici imprenditoriali di Berlusconi risalgono agli anni ’60, quando ha iniziato a lavorare nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.

Da qui, dopo aver acquisito una certa esperienza e conoscenze nel campo, ha fondato la sua azienda, la Edilnord, nel 1973. Inizialmente specializzata nella costruzione di case popolari, l’azienda si è ampliata molto velocemente, affrontando progetti sempre più ambiziosi nel settore immobiliare.

Nonostante i traguardi raggiunti, il verso successo è cominciato quando è entrato nel campo dei media .

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E’ stato da quel momento che Berlusconi ha ottenuto un successo senza precedenti. Nel 1978, ha fondato la sua prima rete televisiva, Telemilano, che ha segnato l’inizio del suo impero mediatico. Da lì, ha continuato a espandere la sua influenza nel mondo dei media, acquisendo altre reti televisive e fondando Mediaset, diventata ora una delle principali reti televisive private italiane.

Le principali caratteristiche del suo successo

Sono davvero diversi i punti chiave della sua ascesa, da cui magari, è possibile trarre spunti e consigli per scavalcare muri o barriere e raggiungere qualche obiettivo.

  • Pensare fuori dagli schemi

Banale ma non scontato. Per essere un buon imprenditore è necessario sapere risolvere problemi dove gli altri trovano ostacoli. Un esempio interessante lo dà il Cavaliere: Nel 1976 Berlusconi aveva fondato, l’emittente televisiva privata via cavo Telemilanocavo. In quegli anni i regolamenti concedevano alle tv private di trasmettere a livello regionale, ma non nazionale. Per scavalcare il problema Berlsconi inventa un programma ingaggiando un uomo simbolo della Rai ( Mike Bongiorno) con cui crea un network nazionale e si accorda con molte emittenti private sparse in tutta Italia per far trasmettere, alla stessa ora, gli stessi programmi. Quest’idea è stata decisamente un’incredibile idea sconvolgere le regole del gioco e permettere così la nascita di televisioni private nazionali che potessero trasmettere anche via etere. La creatività quindi sembra decisamente importante.

  • Leadership umana

Berlusconi è stato un personaggio amato e criticato ma forse più invidiato. In molti gli sono rimasti vicini nonostante tutto.

Questo grazie alla sua particolare attenzione al lato umano dei collaboratori. Infatti, in molti raccontano quanto fosse pronto ad ascoltare le loro esigenze e gratificarli quanto dovuto.

Questa dote può essere sviluppata da tutti gli imprenditori con il coaching individuale e la formazione oppure che anche il team building.

  • Diversificazione industriale

Dalla televisione all’edilizia, dallo sport all’editoria, assicurazioni, investimenti e molto altro. Dopo la sua morte, Berlusconi lascia con un patrimonio di 6,9 miliardi grazie anche alla sua capacità di diversificazione imprenditoriale.

Insomma, l’idea di diversificare gli investiti in diversi settori, fiutando ogni volta quello che al momento stava sviluppando un mercato profittevole, è stato determinante.
Parte con il boom in Italia con la necessità di nuove case e Silvio si butta nel settore immobiliare e costruisce Milano 2
E ancora nel 1982 la nazionale italiana di calcio diventa Campione del Mondo e lui acquista il Milan.
Stessa cosa per la sua discesa politica è avvenuta nel momento giusto: mancavano idee imprenditoriali nel dopoguerra e Berlusconi ha colto l’opportunità,   presentandosi come un imprenditore che vuole governare l’Italia come se fosse una grande azienda. Qualcosa di innovativo e mai visto prima.

  • Capacità comunicativa

La comunicazione è stato sicuramente un pilastro fondamentale per garantire ottimi rapporti umani con i dipendenti.

 Silvio Berlusconi si è infatti distinto per il suo stile comunicativo. Semplice ma anche diretto e in qualche modo geniale. La possibilità di usare un linguaggio efficace attraverso narrazione, alla portata di chiunque. Insomma, quello che lo differenziava è stata proprio la sua capacità di farsi capire da chiunque.

  • Puntare sul passaggio generazionale

Un grande patrimonio necessita di maggiore organizzazione. Per questo, per il suo impero è stato molto importante il passaggio generazionale, assicurandosi che i figli o chi per loro, potesse continuare un percorso già tracciato.

In questo caso Silvio Berlusconi si è mosso in anticipo, puntando sulla costituzione di diverse holding, cioè società per azioni, ciascuna delle quali incorpora un certo numero di sue aziende, passandole poi ai suoi figli.

Non tutti riescono a staccarsi dalla propria azienda per metterla nelle di nuove generazioni.  Ne sono esempio i grandi manager che stanno per andare in pensione: il passaggio del testimone è sempre un tema difficile da gestire. Se ogni imprenditore o manager tenesse prendesse in considerazione questi punti, sia nella gestione a breve che a lungo termine, sicuramente farà della sua azienda una realtà ancora più solida.

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