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La fiducia imprese risulta calata nel mese di settembre: lo rileva l’Istat attraverso un’attenta analisi sui dati. Ecco tutti i dettagli.

Fiducia imprese calata: i dati

Come riportato dall’Istat, la fiducia impresa, nonché quella dei consumatori è scesa di molto nell’ultimo periodo. In riferimento alla fiducia delle imprese, l’indice è a 104,9, contro i precedenti 106,7. Il dato che riguarda, invece, il calo della fiducia dei consumatori è sceso da 106,5 a 105,3. Secondo l’Istat, il dato si rivolge un po’ a tutti i settori delle imprese, tranne quello che riguarda le costruzioni. Nell’ambito familiare, invece, il trend negativo sembra essere in atto per il terzo mese consecutivo: non è, quindi, una sorpresa del settembre 2023. Più che altro, aumentano le preoccupazioni per la disoccupazione e ci sono dubbi sulla situazione economica generale, secondo i dati dell’Istituto.

I dati nel dettaglio sugli indici

Per ciò che riguarda i dati dettagliati dell’Istat, l’indice di fiducia è differente a seconda delle imprese. Come dicevamo precedentemente, il migliore in assoluto è quello riferito alle imprese che operano nel settore delle costruzioni. In questo caso particolare, l’indice è leggermente in aumento: da 160,2 a 160,9. L’industria manifatturiera, invece, ha registrato un calo: si va dai 97,7 a 96,4. I sevizi, invece, hanno un indice sceso da 103,5 a 100,5. Non va meglio nemmeno il commercio al dettaglio, che è sceso da 108,7 a 107.3.

Le aspettative che riguardano le vendite future sono diminuite leggermente, anche per una diminuzione delle scorte. Trapela ottimismo nel settore delle costruzioni, soprattutto nell’ambito delle commesse e dei piani di costruzione.

Nell’ambito della fiducia personale, vi sono quattro indicatori che vengono calcolati mensilmente: il clima economico, il clima corrente, il clima futuro e quello personale. Dai dati riportati dall’Istat, si evidenzia come le prime tre siano sensibilmente diminuite, mentre l’ultimo dato è aumentato. Rispettivamente, il clima economico, corrente e futuro, è passato da 121,5 a 115,2, da 101,4 a 100,2 e da 114,1 a 113,2. Il clima personale ha, invece, riportato un aumento, passando dall’iniziale 101,5 al 102,2 nel mese di settembre.

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gati dalle variabili che si riferiscono alla situazione economica generale mentre è presente una maggiore eterogeneità tra le variabili che si riferiscono alla situazione personale. Tali variazioni sono sintetizzate dai quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti: il clima economico, il clima corrente e il clima futuro calano, rispettivamente, da 121,5 a 115,2, da 101,4 a 100,2 e da 114,1 a 113,2; invece, il clima personale aumenta passando da 101,5 a 102,2.

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