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La filiera dell’abbigliamento e la qualità manifatturiera in Italia, trascina con sé una spirale virtuosa di ricadute ed immagini positive per l’intera economia del nostro Paese.

La trasformazione delle filiera

Negli ultimi anni il settore moda sta vivendo una trasformazione organizzativa e geografica, alimentato dal tempo, le tendenze, i cambiamenti climatici e le diverse situazioni internazionali, da cui nascono diverse sfaccettature, una di queste è la fast fashion.

La fast fashion

Con questo termine si indica la rapidità con cui un brand produce e smercia le sue collezioni che cambiano diverse volte durante l’anno, garantendo delle novità quasi quotidiane sugli scaffali.

Interpretare e cavalcare velocemente i trend del momento significa anche delocalizzare in Paesi dove la manodopera ha un costo inferiore rispetto a quello occidentale.

La velocità che comporta la fast fashion trascina con sé anche costi enormi in termini di mancato rispetto delle norme della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Nonostante questo, il numero di aziende che adotta questo tipo di strategia è in costante crescita.

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In contraddizione alla fast fashion, è la sua opposta, la slow fashion che mettendo al centro la lentezza, punta volutamente a spezzare la logica industriale della produzione in serie, rompendo la massificazione dello stile e l’assuefazione del cliente.

Dalla fast fashion alla slow fashion

Un brand definibile come “ slow” punta sulla novità e sulla costruzione di un proprio stile, sostituendo la conformità con la personalità e l’originalità e caratterizzata da prezzi più elevati.

La slow fashion comprende quindi la ricerca del tessuto e il rispetto della sostenibilità con il controllo delle proprie emissioni, compensato da progetti per l’ambiente e investimenti nel settore dell’energia rinnovabile.

Il futuro della filiera della moda

Nonostante sia una dei più redditizi, il modello di business italiano sembra essere in ritardo rispetto alla meta della sostenibilità, approccio che potrebbe essere l’indispensabile chiave del futuro.

Per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario una rielaborazione del mercato basato su concetti come responsabilità e valori sostenibili inevitabilmente integrati nei processi di produzione.

Per ora si fa leva sul green marketing, che attraverso i suoi messaggi diventa uno strumento prezioso per attribuire una valenza positiva al mercato e capace di orientare il sistema produttivo verso la sostenibilità e la responsabilità

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