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Da pochi giorni è stato approvato il documento programmatico di bilancio che definisce le linee di intervento che verranno inserite nella manovra finanziaria, incidendo sui principali indicatori macroeconomici e di finanza.

Legge di Bilancio 2022, le principali misure

In ambito fiscale si attende la proroga dei bonus di ristrutturazione con aliquota di detrazione al 50% e l’ecobonus ordinario al 65%.

Tra le varie proroghe anche quella del bonus 110 per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, anche se mancano ancora i dettagli di applicabilità sul tipo di immobile. Nonostante sia stata stato chiesto anche per i prossimi anni, per Il bonus facciate al 90% sembra che sarà in programma nessuna proroga per i prossimi anni.

Nel dettaglio la Legge di Bilancio 2022 dovrebbe prevedere:

  • Taglio dal 22% al 10% dell’Iva sui prodotti assorbenti dell’igiene femminile;
  • Il rinvio al 2023 della sugar tax e plastic tax;
  • Intervento di riduzione degli oneri fiscali;
  • Rimodulazione e proroga delle misure di transizione 4,0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti privati;
  • Stanziamento per contenere l’aumento degli oneri energetici nel 2022;
  • Rifinanziamento del fondo di garanzia per le PMI e della c.d. “ Nuova Sabatini”.

Le misure allo studio

Con molta probabilità, avverrà una riduzione delle quote irpef. In particolare, una riduzione sul salto di aliquota dal 27% al 38%, alleggerendo così la tassazione per i redditi tra i 28 mila e i 55 mila euro.

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Si punta inoltre, all’eliminazione dell’IRAP, mentre rimangono confermati i bonus sulla casa, con la proroga per tutto il 2022 delle agevolazioni edilizie e per il 2023 del superbonus.

Si sta pensando anche al taglio del cuneo fiscale-contributivo sul lavoro. Anche se nella legge di bilancio probabilmente non sarà espressamente citata, sarà istituito un fondo dedicato che sarà poi disciplinato da successive misure attuative.

Alcune delle proposte vedono l’abolizione del contributo di “ cassa unica assegni famigliari”, sostenuto dai datori di lavoro e la decontribuzione a favore del secondo precettore del reddito delle famiglie, agevolando così il lavoro femminile.

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