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Il Fondo Monetario Internazionale propone la sua ricetta per aiutare i Paesi da uscire dalla crisi economica, suggerendo una tassa di solidarietà per finanziare le spese e i sostegni necessari a combattere la crisi.

All’interno del documento, lo stesso Istituto prevede la persistenza di un pesantissimo debito pubblico, che non diminuirebbe fino al 2026.

Fmi stima un vero avanzo per i conti italiani solo nel 2024 e, questo impone la necessità di porre rimedio, spingendo a prendere in considerazione l’idea di una tassazione.

In Particolare, l’Istituto inviterebbe le autorità politiche a considerare una contributo temporaneo per la ripresa dalla pandemia imposta su grandi patrimoni o alti redditi.

Gli obiettivi:

Nel suo recente fiscal Monitor, il Fondo Monetario internazionale punta quindi a ridurre le disuguaglianze che sono state aggravate dalla pandemia, sottolineando che poche e grandi imprese hanno accumulato enormi utili, a fronte di lavoratori e donne meno qualificati costretti a pagare il prezzo più alto.

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Per spingere sugli investimenti e sbloccare la situazione, i Paesi avranno bisogno di spendere in modo efficiente ed di avere sufficienti entrate fiscali. In molti casi, questo significherà una tassazione progressiva e un accordo internazionale.

I tecnici dell’Istituto confermano che il contributo aggiuntivo dovrebbe essere affiancato da una riforma della tassazione internazionale e domestica, soprattutto nel momento in cui l’economia avrà ripreso un ritmo regolare.

Quali potrebbero essere i risulati:

L’imposta temporanea consigliata dal FMI potrebbe quindi, colpire i redditi alti e le aziende che hanno guadagnato con la pandemia da Covid -19 , in segno di solidarietà nei confronti di coloro che sono stati più colpiti dalla crisi e aiutare la ripresa economica globale.

In particolare, l’FMI sostiene che, se la pandemia sarà posta sotto controllo attraverso le vaccinazioni, il rafforzamento della crescita economica attraverso l’imposta temporanea porterebbe oltre mille miliardi di dollari di entrate aggiuntive entro il 2025.

Questo, secondo l’Istituto permetterebbe di risparmiare e, aggiungendo ulteriore valore al denaro pubblico, le vaccinazioni si pagherebbero da sole.

I prossimi passi:

La proposta che guadagna ampi consensi tra i Ministri delle Finanze e i Governatori delle banche centrali dei Venti, puntano ora a lavorare per un sistema fiscale internazionale equo e sostenibile con un accordo già a luglio. Lo conferma, Daniele Franco, il ministro dell’Economia italiano

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