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Il Governo al lavoro per il Dl “Aiuti Bis” sta studiando nuove misure per gas, luce e benzina.

L’effetto del conflitto in Ucraina a livello internazionale, si vede sul piano economico, pesando sulle tasche dei cittadini a causa dei rincari, di gas, energia e petrolio.

Una situazione per molti drammatica, per questo si sta pensando ad un nuovo decreto che dia respiro economico a milioni di italiani.

Benzina e bollette, in arrivo nuovi aiuti

Come già accaduto nei mesi scorsi, l’esecutivo starebbe quindi pensando ad un nuovo importante intervento sul fronte inflazione.

In particolare, tra i piani del Governo potrebbero esserci nuove misure che saranno contenute nel nuovo decreto “Aiuti bis”. Si tratta di un provvedimento fino ai 7 miliari di euro per cercare di contrastare il caro-energia e il caro-carburante.

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Un primo intervento potrebbe toccare la benzina, che nelle ultime settimane è schizzata sopra i 2 euro al litro. Per questo, potrebbe essere inserito un nuovo taglio delle accise fino a settembre, portando gli abbattimenti da 30 a 35 centesimi.

Per quanto riguarda le bollette, invece, si starebbe andando incontro ad una proroga di altri tre mesi della riduzione degli oneri di sistema, in scadenza a giugno. La misura potrebbe essere approvata addirittura entro la fine del mese di giugno.

 I costi per famiglie ed aziende

Le spese di famiglie e imprese stanno diventando insostenibili. Secondo l’Osservatorio Confcommercio Energia, infatti, luce e gas hanno registrato tariffe più che raddoppiate fra aprile 2021 e aprile 2022. Si parla quindi, di una spesa media annuale, per una famiglia tipo di 1.116 euro, rispetto ai 540 dell’anno scorso.

I dati dell’Osservatorio dicono che, su quasi 30 milioni di allacci elettrici e 15 milioni per riscaldamento a gas, la spesa complessiva per le famiglie si attesta sui 59 miliardi nel 2022, contro i 32 dell’anno precedente.

Oltre alle famiglie ci sono le aziende appesantite da costi sempre più alti. Infatti, i costi che le aziende fornitrici di energia elettrica stanno proponendo alle imprese sono più che quintuplicati, passando circa dai 6/7 centesimi al Kwh ai 32/33 centesimi.

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