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L’operazione finanziaria permetterebbe all’affittuaria di subaffittare la proprietà, quali sono i limiti e i rischi.

L’arbitraggio è una pratica già utilizzata da alcuni utenti di Airbnb che trasformerebbe un affitto a lungo termine in un affitto a breve termine con margini più elevati, ma potrebbero esserci alcuni limiti.

Cos’è l’arbitraggio

In economia, con il termine arbitraggio si indica un’operazione che di fatto consiste nell’acquisire un’attività su un mercato per poi rivederlo ad un altro, sfruttando così le differenze di prezzo e ottenendo di conseguenza del profitto.

Tale operazione però, può essere possibile solo se il ricavo ottenuto supera almeno i costi del trasferimento del bene, senza comportare dunque un rischio per l’investitore.

Arbitraggio, la sottile differenzia dalla speculazione

In molti potrebbero paragonare l’arbitraggio alla speculazione, ma anche se sottili, esistono delle differenze. L’arbitraggio di fatto si differenza dalla speculazione in quanto viene attuata prendendo in considerazione le differenze di prezzo su mercati diversi. La speculazione al contrario, lavora ugualmente sulle differenze di prezzo, ma si orienta sullo stesso mercato, utilizzando tempi differenti.

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Questo significa che la speculazione è sempre fatta a scopo di lucro, ma si orienta sul fattore tempo e quindi sull’ipotetica vendita successiva all’acquisto. L’arbitraggio invece lavora su un fattore considerato di spazio, perché mette in pratica acquisto e vendita su due mercati differenti.

Come funziona l’arbitraggio

Chi utilizza l’arbitraggio guadagna sulla differenza della compra vendita dei beni, lo fa su mercati differenti.

Chiaramente, chi decide di praticare l’arbitraggio acquisterà un bene su un determinato mercato ad un prezzo contenuto, rivendendolo su un altro mercato dove tale bene assume un valore maggiore. Dalla differenza si percepisce il reddito.

Quando può essere praticato l’arbitraggio

Nonostante possa sembrare apparentemente facile, questa pratica espone l’investitore a fattori di rischio, perché presenta variabili imprevedibili.

L’arbitraggio infatti,  può essere messo in pratica in tutte quelle situazioni in cui esiste un’evidente incoerenza nel valore di mercato di un bene acquistato su due differenti mercati.

In ogni caso, è sempre importante affidarsi allo studio dei dati relativi ai mercati e in grado di valutarne la situazione sia economica che finanziaria, consentendo così un’azione ragionata e sicuramente più proficua, anche sul lungo termine.

Arbitraggio su Airbnb, è possibile?

L’arbitraggio di Airbnb può essere legale, ma è sempre necessario controllare o meglio affidarsi ad un consulente, per verificare le numerose e mutevoli leggi sugli affitti a breve termine.

DI fatto, chi mette in pratica questo modello di business è chiaramente sottoposto alle leggi sulla frequenza con cui una stanza può essere affittata sia su base mensile che su base annuale.

Molto importante per il successo dell’arbitraggio Airbnb è il permesso del proprietario. Alcuni infatti, vietano la pratica nel contratto di locazione, mentre altri sono aperti all’idea.

I passi  per  raggiungere l’obiettivo:

  1. L’individuo può dimostrare al locatore che attraverso il subaffitto, avrebbe un interesse acquisito nel mantenimento dell’immobile;
  2. Il proprietario potrebbe anche essere informato che l’arbitraggio è redditizio e sostenibile e in questo modo l’inquilino non perderà mai il pagamento dell’affitto.
  3. Inoltre, per tranquillizzare il proprietario su chi potrebbe soggiornare presso la sua proprietà, l’affittuario potrebbe anche selezionare gli ospiti;
  4. E’ bene ricordare però che numerose città emanano norme e regolamenti comunali contro il subaffitto, il che può rendere più difficile la ricerca di uno spazio. Quindi è sempre bene controllare per evitare sanzioni, oltre che chiedere il permesso del proprietario.

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