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Con i nuovi provvedimenti entrano anche in vigore nuove norme per la lotta all’evasione fiscale.

Con i nuovi provvedimenti entrano in vigore, anche nuove norme per la lotta all’evasione fiscale.

Su questo tema, il Governo ha stretto i margini, intensificando i controlli sui pagamenti elettronici e aumentando le sanzioni per chi viene sorpreso ad infrangere le regole.

Stretta su pagamenti e carte di credito

Dopo l’introduzione della doppia sanzione per i commercianti che si rifiutano di accettare i pagamenti con il pos, arriva anche una stratta sul prelievo effettuato agli sportelli bancomat.

Nel dettaglio, Il Fisco, potrà controllare in modo molto più costante gli spostamenti sui conti correnti e i movimenti delle carte di credito.

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Da molti è stata definita come una “super anagrafe dei conti correnti”, realizzata dal Ministero dell’innovazione tecnologica e quello dell’Economia e delle finanze.

Il controllo del Fisco sulle attività attraverso sportelli bancomat, come potrebbe funzionare

Una delle decisioni contro l’evasione fiscale, riguarda appunto i nuovi controlli che potranno essere svolti da parte degli organi di vigilanza competenti sui prelievi dal bancomat.

Saranno quindi controllate quelle che sono le attuali abitudini degli italiani relative soprattutto all’utilizzo del bancomat, valutando la media dei prelievi effettuati da un soggetto nel corso degli anni.

Attraverso le analisi delle attività svolte tramite bancomat, le autorità potrebbero intervenire con un preavviso, nel caso in cui in cui si verificano due casi estremi:

  • Quando, in un arco di tempo ristretto vengono effettuati troppi prelievi ravvicinati;
  • Nel caso in cui ne vengono registrati troppo pochi rispetto alla media standard e soprattutto rispetto alla tipologia di vita e di lavoro di un individuo

L’Intervento della banca nei controlli

Questi nuovi controlli e verifiche potrebbero portare ad una serie di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, che nel momento di casi estremi potrà verificare la singola situazione

Ad esempio, se in un mese venisse prelevato molto denaro, la banca potrà interrogare il cliente su come intende spendere quanto prelevato, per poi contattare la direzione del suo Istituto. Qui, verranno verificati i singoli casi per decidere se continuare con ulteriori controlli attraverso i Fisco.

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