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Viene chiesto ai cittadini di ridurre al massimo le emissioni, ma notoriamente viaggiare in treno costa più che viaggiare in aereo.

Oltre alle emissioni, un normale cittadino deve fare i conti con il portafoglio. Questo chiaramente, significa scegliere tutto ciò costa di meno, a partire dai normali acquisti al supermercato, fino alle vacanze.

Macchine elettriche, pannelli solari, caldaie a condensazione e pale eoliche, ormai i Governi di tutto il mondo stanno puntando di raggiungere l’obiettivo dell’impatto climatico 0 nel 2050.

Sono molti i cittadini che decidono di investire i propri soldi per un viaggio, ma in molti forse il metodo di trasporto “green” è quello che costa di più.

I prezzi dei biglietti ferroviari possono raggiungere fino al doppio sulla stessa tappa. Questa disparità è stata indagata da uno studio condotto da Greenpeace, che ha individuato diverse ragioni alla base di questa situazione.

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Perché gli aerei costano meno dei treni

Una delle principali ragioni in assoluto è che le compagnie aeree godono di vantaggi finanziari rispetto ai treni.

Le compagnie aeree, infatti, sono esentate dal pagamento di tasse sui carburanti, ricevono sussidi finanziati con le tasse dei contribuenti e sono anche esonerate dall’Iva sui voli internazionali. Questo rappresenta chiaramente un significativo risparmio per le compagnie aeree, il quale viene trasferito solo, in parte ai passeggeri sotto forma di biglietti aerei più economici o sconti. Al contrario, i treni subiscono tutti i costi indiretti e diretti e non ricevono sussidi comparabili.

Non solo, ma le compagnie aeree cercano di mantenere i costi bassi a scapito del personale che lavora nel settore, questo spiega i disagi e gli scioperi dei lavoratori durante quest’estate.

Inoltre, le compagnie aeree propongono anche tariffe molto basse solo nei momenti di massimo traffico per massimizzare il riempimento degli aerei.

Tutto questo, rende il trasporto aereo meno costoso rispetto a quello ferroviario, nonostante l’aviazione sia chiaramente, più inquinante ed energeticamente dispendiosa.

Sul fatto, Greenpeace ha dichiarato che il 71% delle volte volare è più economico dei treni in Europa. I viaggi in treno costano in media il doppio, in alcuni casi, anche molto di più.

L’impatto ambientale e la difficoltà per i viaggiatori di aiutare a ridurre le emissioni

Questa differenza nei costi ha un impatto ambientale significativo. Rispetto ai treni, i viaggi in aereo generano notevoli emissioni di gas serra.  Greenpeace sottolinea che l’adozione di soluzioni di trasporto ferroviario più economiche ed efficienti contribuirebbe notevolmente a ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento dell’aria, raggiungendo così l’obiettivo di emissioni zero per il 2050.

La proposta di Greenpeace

Per risolvere questa situazione, Greenpeace avrebbe proposto l’introduzione di “biglietti climatici” a livello europeo.

Si tratta di biglietti a lungo termine, validi su tutti i mezzi di trasporto pubblici, inclusi i treni e i trasporti transfrontalieri, facili da utilizzare ed economici.

I fondi per attivare l’idea potrebbero arrivare dalle tassazioni sugli extraprofitti delle compagnie petrolifere, togliendo i sussidi alle aziende che inquinano.

L’idea è finanziare questa misura attraverso tassazioni sugli extraprofitti delle compagnie petrolifere, mettendo così un punto ai sussidi per le aziende dannose all’ambiente. Con le stesse misure, si potrebbe così incentivare il trasporto ferroviario sostenibile e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’inquinamento atmosferico.

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