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Sono stati rinominati i “furbetti dell’ombrellone” che rischiano multe fino a 3 mila euro per sdraio e asciugamani lasciati in spiaggia.

Sono diversi i controlli che la guardia costiera e la polizia locale stanno effettuando in questi giorni lungo il litorale toscano. I controlli si concentrano principalmente sulle irregolarità nelle spiagge libere, ovvero quelle prese di mira dai bagnanti e dai turisti.

Arrivano anche i “furbetti dell’ombrellone”, chi sono

In questi giorni, le forze dell’ordine se la stanno prendono soprattutto con chi lascia, fin dal primo mattino, teli mare, sdraio e ombrelloni per assicurarsi il posto fisso sulla spiaggia. I “furbetti dell’ombrellone”, però, rischiano grosso: si parla di multe che arrivano anche a oltre mille euro.

Ombrelloni sequestrati e multe salate

La pratica di piazzare uno dei propri oggetti da spiaggia per accaparrarsi il posto non è certo cosa nota solo in Toscana. I bagnanti, infatti, pur di occupare un posto fisso sul litorale fin di buona mattina – se non addirittura diversi giorni prima – lasciano i loro oggetti sul fazzoletto di spiaggia designato. Un’abitudine che, oltre ad essere eticamente ingiusta, è perseguibile per legge, poiché illegale.

Il litorale infatti, è considerato pubblico e di conseguenza appartiene a tutti i cittadini, e occuparlo abusivamente porta quindi i bagnanti ad incappare in una sanzione da oltre mille euro.

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Sono già decine gli ombrelloni, le sdraio e i teli mare che sono stati sequestrati dagli agenti. Questo, insieme a qualche multa. Sono infatti, in corso ulteriori accertamenti per risalire ai proprietari dei “segnaposto” lasciati in spiaggia.

Si rischia una sanzione amministrativa per occupazione abusiva degli spazi demaniali con una multa che parte da 1.032 euro.

La protesta e i dettagli del divieto

La notizia ovviamente ha scatenato non poche polemiche tra gli interessati, partendo dal presupposto della mancata conoscenza della nuova regola.

Questa norma però è stata introdotta da tempo. Ma non solo, al divieto previsto dal Codice della navigazione, si sono affiancate le ordinanze di Comuni e Regione.

Ad esempio, nel 2018 la Regione Emilia Romagna ha vietato con un’ordinanza di lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, sedie, sdraio, tende o altre attrezzature.

Le amministrazioni pubbliche possono quindi prevedere delle sanzioni ulteriori rispetto a quelle previste dal Codice di navigazione, attraverso l’emanazione di ordinanze apposite, che possono essere inflitte dalle Forze dell’Ordine o dalla Capitaneria di porto.

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