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La riforma del catasto, in arrivo nel 2024, suscita notevole attenzione e non senza motivi: tutte le novità.

L’ultimo aggiornamento del catasto risale a circa tre decenni fa, per questo l’idea di una revisione è stata quasi imperativa. Questo cambiamento è stato un obiettivo primario dei governi degli ultimi anni, sembra che il momento sia prossimo.

Obiettivi chiave della riforma

Obiettivi chiave della riforma, includono il sostegno alla crescita economica, la resa del sistema fiscale immobiliare più efficiente e trasparente, l’eliminazione graduale di microtributi, l’implementazione di una tassazione progressiva, e una lotta più incisiva all’evasione fiscale. La Legge delega prevede anche interventi sul sistema di rilevazione catastale e sull’integrazione delle informazioni nel sistema.

L’aspetto chiave della riforma è l’attribuzione di un valore patrimoniale a ciascuna unità immobiliare, basato su parametri specifici e allineato al valore di mercato. Questo permetterà una valutazione più trasparente ed equa, considerando fattori come la posizione, le dimensioni e lo stato di manutenzione dell’immobile.

La modernizzazione degli strumenti di rilevazione catastale è cruciale per una valutazione accurata. Sarà inoltre necessario distinguere gli immobili registrati da quelli non registrati, così come quelli che rispettano la destinazione d’uso.

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Le implicazioni fiscali

Tuttavia, la riforma avrà implicazioni fiscali significative. Gli aumenti delle rendite catastali varieranno da città a città e da Comune a Comune, influenzati soprattutto dalla dinamica del mercato immobiliare e dalle decisioni locali. L’Imu, le imposte di registro e quelle catastali potrebbero essere modificate.

Va considerato anche l’impatto sull’Isee, poiché un aumento delle rendite catastali può portare ad un aumento del valore della prima casa, influenzando così l’Isee.

In definitiva, le previsioni precise sull’impatto fiscale della riforma del catasto sono difficili visto le molte variabili. I cittadini devono considerare infatti, le specificità della propria zona di residenza quando e se valuteranno l’impatto individuale della riforma.

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