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Nonostante sia stato rinnovato solo per le aziende operanti nel mondo del wedding, il bonus matrimonio è valido anche per i futuri sposi, ma solo in una regione.

Bonus di 2 mila euro per chi si sposa nel Lazio

L’iniziativa è stata proposta dalla giunta Zingaretti, con l’obiettivo di rilanciare il settore matrimoni colpito dalla pandemia. Per il bando “Nel Lazio con amore” sono stati stanziati 10 milioni di euro a sostegno di:

  • Agenzia di viaggi;
  • Catering e ristoranti:
  • Fotografi;
  • Wedding planner e confezioni di abiti da cerimonia.

Nel dettaglio, i futuri sposi per accedere al contributo massimo di 2mila euro, devono rivolgersi esclusivamente ad imprese laziali per l’acquisto di prodotti e servizi necessari all’organizzazione della cerimonia come:

  • Acquisto abiti;
  • Noleggio auto;
  • Servizi di trucco e acconciatura;
  • Acquisto fedi nuziali;
  • Servizi di fotografi e wedding planner.

Tra le spese rimborsabili rientra anche il servizio di ristorazione e catering e per i viaggi di nozze prenotati esclusivamente attraverso agenzia, entro un limite di 700 euro.

Ai fini del contributo, tutti i pagamenti devono essere tracciati e non possono essere effettuati online, per un tetto massimo di cinque documenti di spesa realizzata tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023.

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Come presentare la domanda

Chi volesse approfittare del bando aperto dal Lazio, può fare domanda esclusivamente online sul sito dedicato della Regione “Nel Lazio con amorefino al 31 gennaio 2023 e in ogni caso fino ad esaurimento fondi. Con la presentazione della domanda è necessario allegare i seguenti documenti:

  • Causale compatibile con le attività per le quali viene concesso il contributo;
  • Dimostrare attraverso un documento di pagamento (bonifico, scontrino POS) con importo uguale a quello del documento di spesa (fattura, scontrino fiscale);
  • Nel caso in cui ci sia discordanza tra l’importo del documento di spesa e quello del documento di pagamento è ritenuto ammissibile solo l’importo minore.
  • Infine, è necessario essere conforme alla normativa fiscale, documentata attraverso fatture, ricevute o documenti contabili sui quali venga descritto il tipo di spesa e la sua pertinenza con il matrimonio o unione civile.

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