Condividi queste informazioni su:

Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce interventi a sostegno delle PMI che vogliono crescere e aumentare la loro competitività attraverso il ricorso al mercato dei capitali. Le misure approvate, che dovranno ora superare l’iter parlamentare, trovano ispirazione e fondamento nel Libro Verde sulla competitività dei mercati finanziari, il documento di indirizzo promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per accelerare il processo di riforma del mercato dei capitali italiano e accrescere l’attrattività del sistema Italia. L’obiettivo del Ddl capitali, è infatti quello di migliorare l’attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione in Borsa delle piccole e medie imprese.

Rafforzare il mercato dei capitali italiano

Imprese e investitori avevano chiesto a gran voce interventi concreti in questa direzione, al fine di contrastare un fenomeno che negli ultimi anni si è accentuato: la fuga di molte aziende dal mercato regolamentato. E l’obiettivo del Ddl Capitali è esattamente questo: incentivare e favorire la crescita e la competitività delle imprese italiane, specialmente le PMI, soprattutto attraverso la semplificazione dell’accesso al mercato di capitali. La complessità giuridica delle procedure per la quotazione in Borsa, ha spesso scoraggiato le aziende italiane che hanno perso importanti opportunità di finanziamento e, in ultima analisi, occasioni di crescita e competitività. Ecco in sintesi, le principali novità introdotte dal Ddl Capitali:

  • iter semplificato per quotazioni in Borsa
  • potenziamento voto plurimo
  • semplificazioni per enti previdenziali
  • deroghe su quorum per aumenti di capitale
  • educazione finanziaria a scuola

Quotazione in Borsa più semplice per favorire le PMI 

Il Ddl Capitali prevede infatti alcune importanti modifiche alle procedure di ammissione alla negoziazione riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.

In tema di redazione del bilancio si prevede la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati.

Pubblicità

Pubblicità

Si estende anche la possibilità di accedere allo strumento “Patrimonio rilancio”, costituito da Cassa Depositi e Prestiti, alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna. Il disegno di legge riforma anche la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.

Il disegno di legge approvato dal Governo, improntato sulla semplificazione delle procedure per la quotazione delle società in Borsa, rappresenta un passaggio importante nel processo di crescita del Paese. Attirare più imprese a Piazza Affari, significa anche rendere le PMI più competitive rispetto ai concorrenti europei

Pubblicità

Pubblicità