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Via libera del Consiglio europeo all’innalzamento della soglia di accesso per il regime forfettario. Con la decisione n. 2023/664 del 21 marzo 2023, infatti, il Consiglio dell’Unione europea ha autorizzato l’Italia ad esentare dall’IVA i soggetti passivi il cui volume d’affari annuo non superi soglia 85000 euro. Al fine di garantire l’integrità del periodo d’imposta di un anno, ed evitare di imporre oneri amministrativi eccessivi ai soggetti passivi e alle autorità fiscali, è stata concessa all’Italia l’autorizzazione ad applicare la misura speciale a decorrere dal 1 gennaio 2023.

L’iter normativo

La misura approvata dall’UE, che innalza da 65000 a 85000 euro la soglia di esenzione IVA regime forfettario, recepisce e legittima la disposizione contenuta nella legge di Bilancio 2023, che prevede l’aumento della soglia di accesso e permanenza al regime forfettario a 85mila euro. La ridefinizione del regime forfettario 2023, una delle misure fortemente volute dal Governo, teneva “conto della direttiva (UE) 2020/285 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda il regime speciale per le piccole imprese che si applica a partire dal 1° gennaio 2025.

L’applicazione di tale disposizione governativa, era subordinata alla richiesta di autorizzazione da parte del Consiglio Europeo ad introdurre misure speciali di deroga alla direttiva IVA UE 2006/112/CE, allo scopo di semplificare la riscossione dell’imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali. La direttiva IVA UE, infatti, stabilisce all’art. 395 che “il Consiglio (Europeo), deliberando all’unanimità, su proposta della Commissione, può autorizzare ogni Stato membro a introdurre misure speciali di deroga alla presente direttiva, allo scopo di semplificare la riscossione dell’imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali”.

L’accoglimento da parte del Consiglio Europeo della richiesta dell’Italia di innalzare la soglia della misura vigente, ha dato quindi completa attuazione alla previsione normativa nazionale, raggiungendo il necessario coordinamento con la normativa UE in materia di IVA.

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Regime forfettario: la legittimazione dell’UE

Il Consiglio Europeo, come si legge nel documento di autorizzazione, ha legittimato l’Italia all’innalzamento della soglia di accesso, e quindi ad applicare una misura speciale di deroga all’articolo 285 della direttiva 2006/112/CE, sulla base di due valutazioni fondamentali:

  • l’effetto trascurabile di tale misura speciale sull’importo complessivo del gettito dell’Italia riscosso allo stadio del consumo finale;
  • l’incidenza positiva che la misura speciale ha avuto sulla semplificazione degli obblighi in materia di IVA.

Inoltre, considerata l’opportunità che l’applicazione di tale misura speciale sia limitata nel tempo, in modo comunque sufficiente per consentire alla Commissione di valutare l’efficacia e l’adeguatezza della soglia attuale, l’autorizzazione è concessa fino al 31 dicembre 2024.

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