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Dopo l’introduzione del 730 precompilato rivolto a tutti i lavoratori dipendenti e con l’attesa di una riforma complessiva del fisco, l’Agenzia delle Entrate si prepara ad introdurre anche la dichiarazione IVA precompilata, allineandosi con quanto già avviato nel 2015.
In questo caso la dichiarazione IVA precompilata, potrà essere accessibile da un’area dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate, consentendo ai titolari di partita IVA di automatizzare le comunicazioni periodiche.
All’interno della propria area, i professionisti troveranno le informazioni riguardanti tutte le operazioni effettuate dal 1 gennaio 2021 grazie alla fatturazione elettronica, i registri degli acquisti effettuati e delle fatture emesse, oltre che le comunicazione delle liquidazioni periodiche e la dichiarazione annuale IVA.
Le bozze dei registri mensili saranno continuamente aggiornate con i dati delle fatture elettroniche trasmesse all’Agenzia delle Entrate, in modo da consentire ai contribuenti un libero accesso anche alle bozze in lavorazione per visualizzarle o in caso di necessità modificarle.
A fine trimestre i contribuenti interessati potranno poi decidere se accettare la liquidazione IVA proposta dall’Agenzia delle Entrate o integrarla con informazioni a loro disposizione.
Per un’eventuale integrazione dei dati o delle informazioni, i contribuenti titolari di partita IVA avranno a disposizione 30 giorni di tempo per compensare i dati mancanti. Passato il tempo limite la dichiarazione si riterrà approvata.
Riguardo ai registri relativi ai primi tre mesi del 2021, le bozze saranno accessibili e rese disponibili entro marzo 2021 e il contribuente avrà tempo fino al 30 aprile per integrare o convalidare i dati dei primi tre mesi.
Secondo il Presidente dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, in questa fase iniziale i primi a poter accedere alla dichiarazione IVA precompilata saranno i soggetti a regime ordinario che hanno optato per una liquidazione trimestrale, ovvero circa 2,3 milioni di contribuenti.
Quindi solo per ora, la possibilità di accedere alla semplificazione non riguarderà le grandi società caratterizzate da una contabilità più complessa, ma più probabilmente le partite IVA e le imprese di minori dimensioni che solo in Italia rappresentano la maggioranza dei contribuenti.
Sicuramente non potranno accedere al servizio di precompilata IVA, tutti i soggetti che sono esentati dall’obbligo di fatturazione elettronica e che potrebbero aver scelto di non farne uso come: le partite IVA a regime forfettario, i soggetti che erogano prestazioni sanitarie e i piccoli produttori agricoli.
L’introduzione del digitale anche per il mondo delle partite IVA, si presenta sicuramente come una semplificazione per le complicate procedure dell’attuale fisco e  per gestire tutto quello che riguarda l’attività professionale dell’azienda stessa.

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