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Ecommerce: quali sono i passi da compiere per avviare un’attività di vendita online? Quali sono gli adempimenti fiscali e contabili necessari? E’ obbligatorio aprire la Partita IVA? Esistono delle agevolazioni? Fermo restando che è sempre utile rivolgersi ad un professionista o ad un servizio dedicato che possa fornire assistenza adeguata, vediamo quali sono gli aspetti fondamentali per avviare un ecommerce.

Aprire un ecommerce: partita IVA e adempimenti

L’attività di commercio elettronico, se svolta con continuità, è considerata a tutti gli effetti un’attività di vendita e, come tale, prevede l’adempimento di obblighi specifici. Nel dettaglio:

  • Apertura della partita IVA. Sono in molti a chiedersi se la vendita online possa essere svolta senza partita Iva. La risposta è no. Non è possibile effettuare prestazioni occasionali online senza partita Iva, a meno che i ricavi siano inferiori all’importo di 5.000 euro annui;
  • Iscrizione alla Camera di Commercio nella sezione commercianti del Registro delle Imprese, da effettuare dopo la presentazione al Comune di residenza della cosiddetta SCIA, la dichiarazione di inizio attività;
  • Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi all’indirizzo web dell’e-commerce e all’internet service provider e dei dati del soggetto quali mail, PEC e numero di telefono.
  • Iscrizione alla Gestione Separata INPS. Si tratta di un obbligo da assolvere per il versamento dei contributi previdenziali.

Quanto costa avviare un negozio online?

Come per qualsiasi attività d’impresa, anche per l’ecommerce vanno sostenuti dei costi, sia in fase di avvio dell’attività, che durante la sua gestione. Per quanto riguarda la partita IVA, va sottolineato che, laddove sussistano i requisiti previsti, anche chi esercita attività di vendita online può scegliere il regime forfettario. Ne consegue che il soggetto contribuente, optando per questa fattispecie, è esonerato da alcuni adempimenti e può godere di agevolazioni contributive.

Per aprire un ecommerce, vanno inoltre sostenuti i costi per l’iscrizione alla Camera di Commercio. Nel caso di ditte individuali, devono essere versati 35,50 euro per i diritti di segreteria e per l’imposta di bollo. A questi va aggiunto il diritto camerale obbligatorio, da versare ogni anno. Per le società di persone e di capitali il costo è maggiore perché comprensivo delle spese notarili per la costituzione della società e dell’imposta di registro sull’atto costitutivo.

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A questi, che rappresentano dei costi fissi, vanno ad aggiungersi:

  • il costo dei contributi INPS da versare alla Gestione Separata artigiani e commercianti;
  • i costi per la gestione contabile e fiscale della partita Iva. Si tratta del compenso da versare al commercialista per la gestione amministrativa della nostra attività di ecommerce.

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