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La data di scadenza per usufruire del Bonus Turismo Appennini 2023 è del 15 ottobre. Ecco come presentare la domanda.

Bonus Turismo Appennini 2023: a chi si rivolge

Il Bonus Turismo Appennini 2023 si rivolge a coloro che effettuano adeguamenti infrastrutturali, pianificazioni e promozione di prodotti turistici, nell’ottica della sostenibilità. La misura dispone di oltre 30 milioni di euro di risorse complessive. Ci sarà tempo fino al 15 ottobre, differentemente da quanto detto precedentemente.

La misura si rivolge a coloro che sono titolari di impianti di risalita, di innevamento artificiale, stabilimenti termali, ma anche aziende attive nel settore turistico-ricettivo, passando anche per le scuole di sci che svolgono la loro attività nelle Regioni appenniniche, fino ad arrivare alle imprese di ristorazione. Il finanziamento massimo per ciascun progetto non potrà essere superiore ai 3 milioni di euro, ma coprirà il 100% delle spese sostenute in questo ambito, con contributi a fondo perduto. Ricordiamo che inizialmente, il termine previsto era il 30 settembre.

Quali progetti vengono finanziati

Vediamo, adesso, quali sono i progetti che vengono finanziati attraverso il Bonus Turismo Appennini. Tra questi, vi possono essere quelli legati alla dismissione di impianti di risalita che non sono più utilizzati, oppure obsoleti. Non solo, anche le vasche o i bacini di approvvigionamento idrico relativo al funzionamento di impianti di innevamento, così come la creazione di nuovi collegamenti tra impianti sciistici che sono già esistenti.

Ancora, sono ammessi i progetti innovativi nell’ambito dello snow-farming, quelli volti a migliorare l’efficienza energetica delle strutture e degli impianti, nonché i progetti innovativi che riguardano la gestione dei rifiuti o dell’acqua, fino ad arrivare all’energia. Sono ammessi anche progetti di sensibilizzazione ambientale, installazione di fibra ottica, digitalizzazione, creazione di nuovi percorsi turistici ed attività di ristrutturazione, manutenzione e/o ammodernamento.

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Saranno ammesse le spese che sono connesse agli investimenti avviati e non ancora conclusi nell’anno 2022. Ricordiamo, inoltre, che ogni progetto presentato dovrà tassativamente essere realizzato per l’intero entro il termine del 31 dicembre 2025, pena la revoca e la restituzione di tutte le somme già versate ai beneficiario.

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