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A breve sarà operativo l’esonero dei contributi professionisti per l’anno 2021.

Il Decreto attuativo firmato dal Ministro del Lavoro, Orlando dovrà dare operatività alla misura che consentirà di non versare per l’anno in corso contributi fino a 3 mila euro.

Gli uffici del Ministero hanno già avviato il lavoro con l’inps per dare corso agli ulteriori passaggi, necessari per garantire la massima tutela della platea interessata a questo provvedimento.

Esonero contributi professionisti e autonomi

Inizialmente la legge di bilancio aveva istituito un fondo di 1 miliardo per l’esonero dai contributi previdenziali 2021 dovuti da lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata, infermieri e medici in pensione ma assunti temporaneamente per fronteggiare l’emergenza covid.

Il Decreto Sostegni ha poi aumentato la dotazione finanziaria disposizione fino a 2,5 miliardi di euro per il 2021 al fine di garantire ai titolari di partita Iva un esonero dai contributi par a 3 mila euro.

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Esonero contributi 2021, le novità

La novità sull’esonero riguarda l’accessibilità che sarà prevista solo a lavoratori autonomi e professionisti con determinati requisiti:

  • Le partite Iva che nel 2019 abbiano percepito un reddito complessivo fino a 50 mila euro;
  • Nel 2020 abbiano registrato un calo di fatturato o corrispettivi pari almeno al 30% rispetto all’anno precedente.

In totale si parla di oltre 490 mila potenziali beneficiari autonomi iscritti all’INPS come commercianti, coltivatori, artigiani e professionisti

Modalità e criteri ancora da definire

Le modalità ed i criteri con cui avverrà l’esonero contributivo per i liberi professionisti sarà dettato dal Decreto da poco firmato dal Ministro del lavoro, ora al vaglio della Corte dei Conti.

Tra i vari criteri esaminati anche la velocizzazione delle procedure e dell’Iter attuativo necessario per definire procedure diverse in base alle categorie.

Inoltre, data l’imminente scadenza del 16 maggio, l’applicazione dovrà comunque essere retroattiva. Quindi anche in caso di versamenti, i contributi saranno recuperati.

Esoneri contributi e ISCRO

La stessa misura rientra nel pacchetto dedicato ai lavoratori autonomi che contiene anche l’introduzione in via sperimentale per tre anni, dell’utilizzo di un ammortizzatore sociale versato dall’inps, ISCRO.

ISCRO, l’Identità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS.

L’assegno sarà erogato dall’istituto previdenziale nel caso in cui il reddito del lavoratore autonomo sia inferiore al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni e non superiore a 8.145 euro.

In base ai casi, l’assegno ISCRO potrebbe variare da 250 euro fino a 800 euro al mese per un massimo di sei mesi.

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