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Che cosa si intende con Art Bonus 2023 e a chi può spettare questa agevolazione? Vediamolo nel dettaglio attraverso questo articolo.

Art Bonus 2023

L’Art Bonus è un sostegno di tipo fiscale su erogazioni effettuate ed è stato introdotto per la prima volta nel 2014. L’agevolazione, da intendersi in denaro, riguarda la possibilità di poter accedere ad un credito di imposta del 65%, purché le erogazioni vengano effettuate a favore di Beni Culturali Pubblici, istituti e luoghi di cultura come biblioteche e/o musei, enti o istituzioni pubbliche senza scopo di lucro, che lavorano nell’ambito dello spettacolo. In questo ultimo caso, l’obiettivo deve essere quello di realizzare nuove strutture o restaurare quelle già esistenti.

Le realtà che possono beneficiare di questi contributi, oltre ai sopracitati musei e biblioteche, sono le seguenti. Teatri nazionali o di tradizione, circuiti di distribuzione, complessi strumentali, teatri di rilevante interesse culturale, istituzioni orchestrali o concertistiche, fondazioni lirico-sinfoniche, imprese e centri di produzione teatrale, centri di danza, società corali e/o concertistiche, circhi, spettacoli viaggianti.

Requisiti per poter fruire del bonus

Il bonus si calcola sulle spese per le donazioni liberali, come dicevamo precedentemente, nella misura del 65%. L’agevolazione viene emessa attraverso tre quote annuali dello stesso importo. Il limite è fissato al 15% del reddito imponibile per persone fisiche ed enti non commerciali e del 5 per mille dei ricavi annuali per i titolari del reddito di impresa. Il progetto a cui si versa il denaro, per potervi accedere, deve essere dello Stato.

Al sostegno si può accedere come soggetti titolari di reddito di impresa, oppure come persone fisiche. L‘obiettivo è quello di sostenere e di promuovere il patrimonio culturale. Per ciò che concerne i sistemi di pagamento che possono essere usati per le “erogazioni liberali”, ricordiamo che questi possono essere la banca, (bonifico bancario), la Posta, carte di credito, di debito, assegni bancari, assegni circolari, carte prepagate.

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