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Con l’entrata in vigore del Decreto Sostegni, il Governo Draghi ha sciolto ogni dubbio sul condono delle cartelle esattoriali.

Un condono, che porterebbe alla cancellazione automatica di molti debiti affidati alla riscossione e accumulati tra il 2000 e il 2010, fino ad un massimo di 5 mila euro.

In realtà il totale delle cartelle che rientra nella pace fiscale, sarebbe appena il 7% del totale del magazzino dell’Agenzia delle Entrate, circa 16 milioni di cartelle che attualmente ammontano a quasi mille miliardi.

Molti soldi che, come più volte ripetuto dal Presidente dell’Agenzia dell’Entrate, sono diventati difficilmente recuperabili perché intestati a soggetti falliti, nullatenenti o defunti.

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La pace fiscale quindi, servirà solo per alleggerire i cittadini dal peso delle vecchie pendenze, ma anche per sollevare la macchina pubblica dalla gestione di vecchie incombenze risalenti a 15 anni fa.

Chi rientra nel condono fiscale:

Il condono sarà più selettivo rispetto alla bozza, portando ad una riduzione della misura anche rispetto ai contribuenti che avranno accesso allo stralcio.

Infatti, accederanno al condono fiscale i contribuenti rientranti nella fasce più in difficoltà e con meno responsabilità economica, ovvero i contribuenti con redditi fino a 30 mila euro al 2019

Come controllare se il debito è stato stralciato:

Lo stralcio delle cartelle sotto i 5.000 euro relative al periodo tra il 2000 e il 2010 dovrebbe avvenire in modo automatico e gratuito.

Non dovendo presentare alcuna documentazione, al momento, non dovrebbe essere prevista neanche la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’avvenuta cancellazione del debito.

Quindi, visto che per gli importi versati non è prevista nessuna restituzione, per non pagare inutilmente, il contribuente potrà controllare se il debito è stato cancellato, accedendo all’area riservata del sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate -Riscossione. Da qui, il rispettivo conto riporterà se il debito è stato effettivamente stralciato.

Le voci che non rientrano nella sanatoria e il ricalcolo del debito:

Nel caso in cui, il debito sia stato interamente stralciato, non ci sarà ovviamente bisogno di ricalcolare la rottamazione delle rate del debito.

Invece, se il contribuente possiede debiti residui che non rientrano nella sanatoria e quindi esclusi dalla rottamazione, sarà necessario ricalcolare il debito attraverso un nuovo piano di rateizzazione degli importi.

In ogni caso vengono esclusi dal condono:

  • le multe stradali, le sanzioni;
  • i debiti per il recupero di aiuti dallo Stato;
  • e i pagamenti per danni erariali,

Inoltre, rispetto stralcio è necessario porre attenzione alla data in cui il debito è stato effettivamente consegnato all’EX equitalia, non l’anno in cui è avvenuta la prima contestazione. Quindi un debito relativo ad una delle ultime dichiarazioni non sarà interessato allo stralcio.

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