Un livello quasi da record quello raggiunto in questi giorni dalle criptovalute che sembra puntare sempre più in alto: ecco perchè
Un volo che anche ieri, per il quinto giorno consecutivo, ha visto il bitcoin salire di valore, fino a sfiorare quota 60mila dollari. Un merito, pare dei flussi generati dalle negoziazioni degli Etf spot sulla criptovaluta, che hanno portato nel secondo mese del 2024 a volare.
Bitcoin, i motivi della continua crescita
E’ l’agenzia Reuters, a sottolineare la crescita a cui ha contribuito anche l’halving (evento che si verifica con cadenza quadriennale e consiste nel dimezzamento della ricompensa che i miner ricevono per la creazione di nuove criptovalute) e le varie prospettive su eventuali prossimi tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve (Fed). Tutti questi fattori potrebbero aver influenzato il valore complessivo di tutti i bitcoin in circolazione per la prima volta in due anni, mentre il prezzo del singolo token è raddoppiato in appena quattro mesi.
Cosa sono e quale ruolo hanno avuto gli Etf
Considerando gli Etf (fondi a basse commissioni di gestione negoziati in Borsa come le normali azioni) della criptovaluta, sono stati soprattutto tre dei più noti ad attirare l’interesse degli investitori. Si tratta in particolare di quelli gestiti da Grayscale, BlackRock e Fidelity che hanno visto decisamente aumentare i volumi dei propri scambi. Di fatto, tra il 26 e il 27 febbraio, sono state circa 110 milioni le azioni delle tre società passate di mano in mano. Un enorme passo avanti che potrebbe fare invidia anche a Apple e Microsoft.
Bitcoin, un mondo da controllare?
Chiaramente, ad oggi l’intero mercato delle criptovalute è in qualche modo legato al mercato finanziario. Si muove con cicli simi e di conseguenza i tassi di interesse più bassi e le prospettive positive sostengono ulteriormente la domanda. Forse per questo l’Unione Europea starebbe già lavorando a misure per gestire al meglio la moneta elettronica anche per individuare e contrastare eventuali frodi fiscali.
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